Visualizzazioni totali

venerdì 29 luglio 2011

Enki Bilal

Come dimenticare tra i primi dieci fumettisti che preferisco Enki Bilal? "Immortal ad Vitam".

Dolci a Roma - Cake and the City


In via Orazio 15 a Roma, zona Castelsantangelo c'è una pasticceria che fa pensare a Roald Dahl. Da provare.

giovedì 28 luglio 2011

Classifiche del 28/07/2011

Stati Uniti:
Hot 200 (album)
1. Adele "21";
2. Kids for Kids “Kidz Bop
20”;
3. 3 Doors Down “Time of my life”.

note: Amy Winehouse torna in top ten negli Stati Uniti con l'album "Back too Black" al 9° posto.

 
Hot 100 (singoli)
1.LMFAO “Party Rock Anthem”;
2. Katy Perry “Last Friday night”.
3. Pitbull “Give me everything”.

Note: calma piatta in Italia e in UK.

Uk Chart:
1. Adele "21";
2. Beyonce “4”;
3. Adele "19".

Italia (FIMI):
1.Vasco Rossi "Vivere o niente";
2.Modà “Viva i romantici”;
3.Jovannotti “Ora”.

Seth Fisher

Ok, basta è l'ultimo dei miei preferiti... Seth Fisher.
Sono sempre i migliori ad andarsene per primi... http://www.floweringnose.com/index.htm

Brendan McCarthy

Rogan Gosh... Skin... Doctor Strange...

Andrea Pazienza

Perdonate l'ovvietà, ma nel mio Olimpo dei fumettisti, ci metto anche Andrea Pazienza. Non è un fumettista della mia generazione, ma non si può non amarlo. Andai ad una bellissima mostra a Roma al Vittoriale pensata da Vincenzo Mollica.

Hayao Miyazaki

Ora che è famoso in tutto il mondo, sembra scontato amare Hayao, ma c'è stato un tempo in cui trovare la serie completa di "Nausicaa", trovare gli episodi di "Conan" era cosa tutt'altro che facile, per non parlare di "Il mio vicino Totoro" il suo capolavoro prima della fase barocca.

Akira Totiyama


E' il padre di Arale e Dragon Ball. Servono altre parole?

Moebius


L'insuperabile Moebius. E' il Michelangelo Buonarroti del Fumetto. Grande la sua influenza, basti pensare a "L'Incal" a cui si sono ispirati un'infinità di registi per i loro film di Fantascienza; importante la sua collaborazione con Jodorowsky, con la quale ha dato al regista cileno una seconda vita.

Jamie Hewlett

Parimerito, per l'ambizione e l'iniziativa c'è senz'altro Jamie Hewlett. Non contento di aver prodotto uno dei fumetti più cool degli anni 90, Jamie ha creato il primo gruppo musicale virtuale: i Gorillaz.

E poi, è o non è lui stesso un cartone animato?
Con Damon Albarn.
L'opera teatrale "Monkey: Journey to the West".

Ralf Konig

Macrileo, adora, sopra ogni altro, una manciata di fumettisti. Tra questi c'è sicuramente Ralf Konig. Divertentissimo e molto intelligente nel raccontare le vicende surreali del tipico gay tedesco. Amante dei luoghi comuni, ma mai scontato e banale, mette in luce i peggiori difetti di un certo tipo di gay, raccontandone anche l'umanità.

Grace Jones e Jerry Hall

Sembra assurdo, ma sono state coinquiline per un periodo. Immagino il loro telefono, sarà stato rovente.

mercoledì 27 luglio 2011

Michael Stipe e Thomas Dozol


Spero che rimangano un bell'esempio di coppia gay per molto e molto tempo ancora. Il leader dei REM e il fotografo Thomas Dozol.

Handsome Furs – Sound Kapital

In tempi di musica dematerializzata è raro trovarsi davanti ad una copertina così forte come a quella del cd degli Handsome Furs – “Sound Kapital” su gloriosa etichetta SUBPOP (quella che scoprì i Nirvana per intenderci). Parlino le immagini ed ognuno ne tragga il significato che vuole, questa è arte. Per la musica, sento odore di Microsolchi, questa è solo un’anteprima. Genere: Elettro-Dark-Wave.
Handsome Furs – Sound Kapital – 2011 SUBPOP

martedì 26 luglio 2011

Amy

Non sono mai stato un fan di Amy Winehouse, Macrileo una volta mi ha prestato il suo primo cd “Frank”, l’ho ascoltato, ma non mi entusiasmava più di tanto, come non mi entusiasma il Jazz/soul e quello era puro Jazz/soul. “Back to Black”, dal suo secondo disco, invece l’ho sempre amato, perché di quel pezzo mi è sempre arrivata quella “magnifica” malinconia degli archi che rendono meravigliosa quella voce calda che canta “You go back to her, and I go back to black”.
E poi il video in bianco e nero, stile Anton Corbijn, del cimitero vittoriano con lei che avanza  a piedi, spavalda, davanti alla macchina, in rallenty. Quasi in segno di sfida.
La sua morte, come anche quella di Cobain, mi fa riflettere su quanto veramente  il concetto di felicità sia relativo e assolutamente non intercambiabile fra gli esseri umani: ciò che ci rende felici intimamente può essere lontano mille miglia dagli stereotipi della fama e del successo. Invece la nostra società ci porta a ricercare il benessere al di fuori di noi, facendoci credere che una volta ottenute quelle cose (soldi, fama, successo)saremo automaticamente felici. Purtroppo non è così, magari lo fosse, nessuno può scappare da sè stesso.
Mi piace pensare alla morte di Amy o di Cobain come ad un monito per le generazioni future: non sentitevi inferiori se non siete “famosi”, inseguite i vostri sogni e fate di tutto perchè quello che inseguite nel tempo siano sempre i vostri sogni.
Un saluto, Mauro.

The Broadway Album - Barbra Streisand

24 anni fa ascoltavo per la prima volta il 24esimo album della produttrice, regista, compositrice, attrice e cantante più famosa degli Stati Uniti, Barbra Streisand. L’album è un ritorno alle origini della Streisand che per tutti gli anni Sessanta ha lavorato a Broadway o su pezzi tratti da Musical.
L’album si apre con i dialoghi di Devid Geffen e Sidney Pollack (l'ha diretta in "Come eravamo") che sconsigliano Barbra di fare un album fuori mercato e fuori dal tempo. “Putting it Together”, il pezzo introdotto dai dialoghi è un compendio di tutto quello che si deve e non si deve fare per riuscire nel mondo dello spettacolo. L’album di Broadway ha così tanto successo che questa canzone viene usata per l’apertura della notte degli Oscar quell’anno per presentare le pellicole e i registi candidati.


Un altro pezzo riuscitissimo è “Can’t Help Loving That Man” tratto da “Showboat”. La voce di Barbra è perfetta e come se non bastasse, nel brano c’è un ospite d’onore, Stevie Wonder con la sua armonica.

La maggior parte dei brani sono di Steven Sondheim (“Sweeney Todd”; “Dick Tracy”) vincitore del Premio Pulitzer e di un Oscar, che per l’occasione riarrangia alcune canzoni, solo per Barbra. Sue: “Being Alive” dal crescendo travolgente; la divertentissima
 “Pretty Women/The Ladies Who Lunch” e la delicata “Not While I’m Around”.

Barbra con questo album torna al primo posto nelle classifiche americane e vince un Grammy come migliore interprete femminile. Le altre candidate erano Tina Turner, Cyndi Lauper, Dionne Warwick e Madonna, meritatissimo.

lunedì 25 luglio 2011

Patsy Stone in Absolutely Fabulous - Frasi celebri


"Darling, if you want to talk bollocks and discover the meaning of life, you're better off downing a bottle of whiskey. At least that way, you're unconscious by the time you start to take yourself seriously"


"The last mosquito that bit me had to check into the Betty Ford Clinic”

Beth Ditto dei Gossip canta "Vogue" di Madonna

Sarebbe bellissimo ascoltare le canzoni di Madonna ricantate da cantanti dotati come in questo caso, potremmo renderci conto di quanto in realtà Madonna abbia fatto poco per migliorarle.

Amy Winehouse - Illustrazione 2007

Per la mostra "Macrileo - Icons" avevo rivisitato un'immagine di Amy realizzata nel 2007. Erano passati anni e di Amy nessuna traccia considerevole. Essendo una delle ultime tavole su cui avevo messo mano, anche se il materiale originale era di qualche anno prima, ho deciso di usarla per la mostra da Bibli a Roma. Lo sguardo di Amy è assente, ma la sua fisionomia è estreemamente plasica. Amy dal punto di vista dell'immagine ha fatto molto, dopo di lei la tatuatura massiccia è diventata un must, quei capelli, quel trucco un po' 60s, tutto era perfettamente concepito. PIù volte l'ho detto che Amy era la versione aggiornata di Miss Marmelstein, interrpretata dalla giovane Streisand nel '63. Una persona, apparentemente insignificante, che nasconde una personalità dirompente.
Ma la voce, il suo timbro, il suo stile,  niente che ti potesse lasciare indifferente. E tutti si sono accorti di Amy. Peccato che nessuno l'abbia considerata anche un essere umano, pieno di conflitti. Amy, sapeva di piacere come musicista, ma temeva il giudizio del pubblico e questo la rendeva vulnerabile in pubblico. Vincere un premio e non dire neanche una parola mentre lo ricevi, penso che non sia mai successo prima dell'arrivo di Amy. Cantava l'ultima nota dell'ultima canzone, in programma, e scappava dal palco. Se non è disagio questo. Chi le è stato vicino non ha voluto capire, è l'ha mandata al macello.

venerdì 22 luglio 2011

Antonella Ruggiero - Controvento - 1999

Dall'album "Sospesa" il video di "Controvento" http://www.youtube.com/watch?v=3R1e81X3wxM
è una perla. In effetti tutto l'album del '99 è un gioiello.



Sospesa è il titolo del terzo album da solista di Antonella Ruggiero, pubblicato dall'etichetta discografica Universal nel 1999.
L'uscita nei negozi avviene in concomitanza con la partecipazione al Festival di Sanremo del brano Non ti dimentico, con il quale la Ruggiero sfiora la vittoria (alle spalle di Anna Oxa, come avvenuto l'anno prima con Amore lontanissimo).
Nell'album, caratterizzato da suoni elettronici ed effetti campionati all'avanguardia, trovano spazio canzoni dal ritornello dinamico e arioso, arricchiti dalla presenza di un'orchestra di archi, composta da quattordici elementi e diretta dal maestro Carlo Cantini.
Nell'organico strumentale, oltre agli archi, vi sono: numerose chitarre elettriche, chitarra acustica a dodici corde, basso elettrico, contrabbasso elettrico ed i Celli. La base ritmica, le percussioni e la batteria sono del fedele strumentista Ivan Ciccarelli.
Canzoni orecchiabili si accostano a brani melodici ed a quelli dall'atmosfera spesso sognante, esotica ed evocativa. La voce di Antonella Ruggiero vola leggera ed eterea, dando vita a liriche di rara bellezza che fanno si che questo suo lavoro sia considerato sia dal pubblico che dalla critica, il più bello a suo nome.
Quasi tutti i testi portano la firma di Antonella Ruggiero, Roberto Colombo ed il poeta e paroliere Kaballà, eccezion fatta per Di perle e inverni, scritta da Giovanni Lindo Ferretti, e And Will You Love Me, il brano che chiude il disco, scritto appositamente da Ennio Morricone e registrata con l'Orchestra di Londra per il film I guardiani del cielo di Alberto Negrin. Per la sua commovente interpretazione, la Ruggiero è stata paragonata a Barbara Streisand.
Non ti dimentico" è forse il brano più inteso del disco. Nonostante la mancata vittoria al Festival, il relativo singolo si piazza nelle prime posizioni nella hit parade.
Si dice che Non ti dimentico sia dedicata ad Aldo Stellita, componente dei Matia Bazar scomparso nel 1998.
Il singolo Controvento entra anch'esso in classifica, tanto da spingere Antonella Ruggiero a realizzarne un videoclip che sarà poi battutissimo dalle televisioni musicali. Controvento è stata anche la sigla della seconda serie della fiction Vento di ponente.
Sospesa è stato ristampato nel 2006, per festeggiare i dieci anni di carriera solista di Antonella Ruggiero, con una versione inedita di Non ti dimentico.

giovedì 21 luglio 2011

Classifiche 21/07/2011

Stati Uniti:
Hot 200 (album)
1.Blake Shelton “Red River Blue”;
2.Incubus “If not now, when?”;
3. Adele "21".

Hot 100 (singoli)
1.LMFAO “Party Rock Anthem”;
2.Demi Lovato “Skyscraper”;
3.Katy Perry “Last Friday night”.

Uk Chart:
1. Adele "21";
2. Beyonce “4”;
3. Adele "19".

Italia (FIMI):
1.Vasco Rossi "Vivere o niente";
2.Modà “Viva i romantici”;
3.Jovannotti “Ora”.

Jonas Jonasson - Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve

Un romanzo spassosissimo, da leggere tutto d'un fiato.

mercoledì 20 luglio 2011

martedì 19 luglio 2011

Penelope Cruz

Penelope in "Volver"

Tilda Swinton

Tilda Swinton in "The Limits of Control"

Isabelle Adjani e Klaus Kinski

New Order – “Technique” – Factory records/Cgd 1989

“Technique”: la mutazione da Joy division a New Order è conclusa.
Talvolta sembra che, malgrado noi,  tutto torni. La dedica del Macrileo del 15 giugno (che subito azzecca uno dei miei dischi preferiti, nonostante non ne avessi mai parlato perché cito sempre i Joy Division), un verso del pezzo “Vanishing point” che dice “My life ain’t no Holiday, i’ve been to a point of no return”, questo periodo della mia vita, dopo il quale nulla sarà più come prima. Mi viene da pensare a troppe coincidenze. Ci dev’essere, come in "Eraserhead" di David Lynch, un’entità superiore che tira le leve del destino: chiamiamolo Dio, oppure fato, oppure semplice caso, qualcosa ci dev’essere.
Torniamo con i piedi per terra; con questa premessa, per forza il Microsolchi del rientro doveva essere “Technique” dei New Order.
Come molti fan dei Joy division, ce ne ho messo di tempo per capire questo disco, pur col senno di poi. All’epoca,  per me, i New Order erano quel gruppo “da DJ Television” del video con gli  schiaffi  (“True faith”), ma già alle varie mostre di vinili, io, “regazzì”, appassionato di musica,  notavo i signori attempati (che poi avranno avuto la mia età attuale, sic!) che compravano il disco dei New Order con in copertina l’angioletto e già avevo capito che quello non era un gruppo meteora per teenagers, ma una formazione di un certo spessore e con uno zoccolo duro di “fedelissimi alla linea”.
“Technique”, come dicevo nel titolo, rappresenta la loro “missione compiuta”, ovvero l’apogeo  dei New Order, la loro mutazione verso la musica elettronica, timidamente iniziata con Movement del 1981 e, stilisticamente parlando, conclusasi con questo disco del 1989.
Ma soprattutto è la testimonianza del miracolo che può accadere quando ad un gruppo di impronta post punk si affida  un genere a loro in precedenza sconosciuto, com’era la dance per i Joy division, e gli si dice “fanne ciò che vuoi”. Le alternative sono due: o il disastro totale o il capolavoro (in questo caso “la seconda che hai detto”).
La particolarità di “Technique” è quella di incanalare la melodia dei New Order in due strutture: quella rigidamente tecno (“Fine time”-“Round &Round”- “Mr.Disco”-“Vanishing point”) o quella tipicamente da ballata acustica (“All the way” – “Love Less”- “Guilty partner”- “Run”-“Dream attack”).
Sembra impossibile ascoltare, dopo l’apoteosi di sintetico di “Fine Time”(pezzo d’apertura del disco), il brano seguente che si apre su un giro di chitarra acustica.
Quest’ultima sarà la ricetta vincente che Bernard Sumner userà qualche anno più tardi per gli Electronic (gruppo formato con Neil Tennant dei Pet Shop Boys e con sua maestà Johnny Marr degli Smiths) ovvero il giro di chitarra, che regge tutto, unito all’elettronica.
Altra caratteristica: questo è un disco che non invecchia mai, come il loro singolone “Blue Monday” del 1983, roba che ha attraversato tre decenni e suona più innovativa di certe scopiazzature di oggi (non mi fate aprire il libro…).

Aneddoto: Ho una copia in vinile di “Technique” ,comprata a prezzo popolare alla fiera di Sinigallia, ceduta probabilmente da un critico musicale, perché contiene ancora la storia del gruppo dattiloscritta su carta intestata della casa discografica italiana, la CGD, come facevano all’epoca in tempi di “no computer” (vedi Reperto 1 in esclusiva per il Macrileo).
Conclusione: Questo è uno di quei dischi che può piacere sia ai tamarri che impazziranno per “Fine Time” sia agli intellettualoidi che si vorranno concedere la trasgressione della dance unita alla ricerca musicale. Da avere assolutamente.
E come sempre, è stato un piacere. Il Vs. redivivo Mauro.



lunedì 18 luglio 2011

I tabù sessuali e Oprah Winfrey

Molti conosceranno Oprah Winfrey. E' la regina indiscussa degli ultimi 30 anni della televisione statunitense. Il suo talento naturale è stato quello di sdoganare temi molto difficili con la sua pacatezza e il suo spetto materno. Gli americani potranno essere più rozzi per i nostri gusti, più semplici, ma senz'altro sono meno bigotti. Oprah è seguitissima e non ha avuto remore nel trattare tutti gli argomenti legati alla sessualità. In Italia il massimo che ti può succedere è che in qualche trasmissione parlino del cancro alla prostata oppure della prostituzione dei trans con un taglio assolutamente morboso. Mi piacerebbe una volta vedere Onder al TG2 Salute parlare di lubrificanti, di penetrazione ecc...

Il tabù dei lubrificanti intimi

L'Italia è arretrata dal punto di vista dell'informazione sulla sessualità. Se ripenso a tutto quello che ho dovuto scoprire personalmente senza alcun aiuto da parte della scuola, dei media, mi arrabbio. Capisco che non sia facile parlare di lubrificanti, ma perché in Italia è più facile capire che esistono entrando in un sexy shop, piuttosto che in una farmacia?

Fortunatamente la Durex ha deciso di infrangere il muro del silenzio. Il primo passo è stato quello di mettere sul mercato un prodotto per "massaggi". E' più facile chiedere in farmacia un unguento piuttosto che un lubrificante. Col tempo siamo arrivati a messaggi pubblicitari più allusivi, ma ancora velati.

Di tanto in tanto parlo con gli amici di queste cose e mi sorprendo da constatare quanti ragazzi ancora non usino i lubrificanti intimi. Capisco o giustifico le coppie etero, in molti casi i preliminari possono contribuire ad una naturale lubrificazione. Ma quando parlo con amici gay? Ragazzi svegliatevi! Siamo in Italia nessuno vi dirà mai come dovete comportarvi, ma non fatevi male!

Durex 2 in 1, perfetto anche se nel tempo è diventato un pò più denso;
Aquaglide (io l'ho trovato solo nei sexyshop) ha un packaging molto elegante e fa pensare alla palestra, fluido e perfetto.
Cercate su internet.

venerdì 15 luglio 2011

Almodovar forever

Negli ultimi due giorni ho visto un film di Hitchcock e uno di Cukor. "La congiura degli innocenti" e "Ricche e famose", In entrambi i film sono stati citati da Pedro e in un caso la citazione è proprio esplicita nell'ultima scena di "Il fiore del mio segreto". Anche in "Tutto su mia madre" si parla di "Eva contro Eva" è proprio una cosa che amo dei film di Pedro, la sua passione per i Classici.
Grazie Pedro.

Film - La congiura degli innocenti

Insolito film di Hitchcock incentrato sul ritrovamento di un cadavere nel bosco. Umorismo inglese che non venne capito negli Stati Uniti, ma piacque molto in Europa.

giovedì 14 luglio 2011

La Vineria, Milano

Via Casale 4, zona Navigli. Dopo tanti anni ieri sera sono stato alla Vineria di Aaron Brussolo. Il mio caro amico Souffle ci ha preso parecchie bottiglie negli anni. L'originalità è di avere una cantina che all'occorenza ti rifornisce di un vino dignitoso senza sovrapprezzo per la distribuzione e il marketing.