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martedì 30 agosto 2011

Joe R. Lansdale e la saga di Hap & Leonard

Si sa che nei romanzi noir, i protagonisti non sono mai persone convenzionali. Ma Hap & Leonard, i due amici investigatori dilettanti creati da Landsdale sono insuperabili. Hap è un moderato, un uomo diventato per una serie di circostanze l'ombra di se stesso che in situazioni d'emergenza riesce a diventare un eroe, Leonard il suo amico e vicino di casa è una forza della natura, un omone di colore impulsivo. Le vicende dei due amici sono ambientate in quella parte degli Stati Uniti dove la legge è un'opinione e dove sopravvivere è un'impresa sovrumana, se non sei integrato, bianco ed eterosessuale, certo perchè dimenticavo, Leonard è gay.

Libri: Delirio di una notte di mezza estate

David Safier, ritorna con un romanzo leggero ispirato alla regressione ipnotica. Nel precedente lavoro, Safier si divertiva mostrandoci le disavventure di una donna che si reincarnava in una formica. Questa volta il padre di "Lolle" racconta di una giovane donna che scopre di essere stata in una vita precede nientemeno che (SPOILER, vedi sotto la foto).
segue: William Shakespeare.

lunedì 29 agosto 2011

Microsolchi n. 20


THE CLASH –  Omonimo – 1977 - Columbia

I Clash, adesso,  per almeno quattro motivi: adesso, perché sono incazzato con il mondo; adesso, perché il Macrileo, vedendo la piega che stava prendendo il Microsolchi con gruppi non proprio glam come CCCP o Joy Division, una volta ironicamente mi disse “A quando i Clash?”; adesso, perché, mentre giungevano le notizie dei disordini scoppiati a Londra quest’estate, non potevo non pensare a questo disco (brani come “London ‘s burning” o “White riot” od il retro di copertina con la foto dei poliziotti che corrono durante un momento di guerriglia urbana);adesso, perché l’NME ha dedicato la copertina ai Clash in occasione del 35esimo anniversario della formazione della band (1976, come l’esplosione del punk cambiò la musica per sempre).

Probabilmente i giovani che hanno preso parte alla rivolta londinese dei giorni nostri  hanno come propellente un’altra musica ad esempio, come diceva un giornalista di Radiopopolare, il Dubstep (a mio parere genere soporifero e inconsistente, molto simile al Trip-hop, che però mi piaceva) che nulla ha a che vedere con il punk dei Clash.

Questo disco però, nella storia del punk, ha  lo stesso peso di “Never mind the bollocks” dei Sex Pistols e, per quanto mi riguarda, lo preferisco a quest’ultimo perché, pur nella semplicità dei “tre accordi tre”, musicalmente contiene parecchi spunti interessanti.
Il ritmo in levare di “Police & Thieves” preso a prestito dal Reaggae/Dub dei giamaicani londinesi, il riff iniziale di “I’m so bored with the USA” che è identico a quello di “Pretty vacant” dei Sex Pistols (abbassato di qualche semitono e preso a prestito forse perchè semplice da suonare) . “48 hours” mi ricorda i Ramones, gruppo punk per eccellenza.
Nel complesso il suono è ancora più scarno rispetto a  “Never mind the Bollocks” e quindi ancora più immediato, come una dose di adrenalina che entra subito in circolo.  Qui però c’è qualcosa di ancora più impattante: i testi. Urlati in faccia dalla voce potente e sguaiata di Joe Strummer ed estremamente politici: anti USA, anti establishment e molto più schierati a sinistra che quelli di qualsiasi altro gruppo punk dell’epoca.
Come esempio basta un titolo: “I’m so bored with the USA” (Grosso modo “Sono così stufo degli Stati Uniti”). Altri esempi:
Da White Riot “White Riot, i wanna riot, a riot of my own” (Rivolta, voglio la rivolta, una rivolta per conto mio)
Da Remote control– “ Who needs the Parliament, sitting making laws all day, they’re all fat and old”
Da Hate & War – “I hate all the English, I hate all the cops”
In quanto a copertina poi, un’icona del punk: l’immagine “fotocopiata” stile fanzine dei tre Clash in piedi e con aria di sfida, in un vicolo con muro di mattoni ed il retro con la foto dei Bobbies che corrono impugnando il manganello.
Ma tutto questo impegno politico come si è mantenuto nel tempo? Per i Clash c’è stata la tipica contraddizione del “ gruppo in odore di santità”, ovvero “come si concilia il ruolo di paladino degli ultimi con il conto in banca della rockstar”? Molti furono i detrattori della band, proprio per questo motivo; un po’ la stessa contraddizione  che coinvolse gli U2 dopo il successo planetario di “The Joshua Tree”, che li fece assurgere al ruolo di  “i più giusti, i più santi,  i difensori degli oppressi”.
Sicuramente per una band, quest’aura di santità, significa vendere milioni di dischi, ma alla lunga si rivela una gabbia. Pericolo che, tornando agli U2, li portò  intelligentemente a demolire se stessi e ad imboccare il percorso della svolta berlinese con “Achtung Baby”.

Per i Clash non oso dire niente, perché non li conosco così a fondo, e  tutto ciò che so l’ho appreso dalla mia curiosità personale, ma tutto sommato non sono “mio  gruppo”, anche se mi piacciono e,a detta di chi li ha visti nei live,  erano grandiosi.
Mi piace ricordare un’intervista che  Joe Strummer rilasciò prima di morire nella quale diceva che l’importante è l’avere conservato lo spirito punk dentro di sé, che non vuol dire spaccare tutto o bruciare tutto, ma avere il coraggio di essere sé stessi in ogni occasione. Cosa c’è di più punk di questo? E come sempre, è stato un piacere, Ciaooo Mauro.

Brian May Lady Gaga e Mtv

Lady Gaga stanotte ha aperto la serata degli Mtv Music Awards con Brian May dei Queen. Gaga che deve il proprio nome d'arte alla canzone "Radio Gaga" del gruppo di May ha così chiuso il cerchio. Ieri la Lady è apparsa nelle vesti di Jo Calderone, il suo alter ego maschile. Ironia della sorte, così cammuffata ha ha ritirato il premio per la miglior interprete femminile. Gaga ha inoltre ritirato il premio per il miglior video e ha premiato Britney Spears per la carriera.
 

 

Classifiche 25 agosto 2011

Stati Uniti:
Hot 200 (album)

1. Jay Z and Kanye West “Whatch the throne”;
2. Adele "21";
3. AAVV “Now 39”.

Hot 100 (singoli)

1. Katy Perry “Last Friday night”.
2. LMFAO “Party Rock Anthem”;
3. Lil Wayne “She will”.


Uk Chart:
1. Nero “Welcome reality”;
2. Adele "21";
3. Amy Winehouse “Back to black”;


Italia (FIMI):
1.
Amy Winehouse “Back to black”;
2.
Vasco Rossi "Vivere o niente";
3. Jovannotti “Ora”;

mercoledì 24 agosto 2011

Classifiche 18/08/2011 Aggiornamento

Stati Uniti:
Hot 200 (album)

1. Jay Z and Kanye West “Whatch the throne”;
2. Luke Bryann "Tailgates and tanlines";
3. AAVV “Now 39”.

Hot 100 (singoli)

1. Katy Perry “Last Friday night”.
2. LMFAO “Party Rock Anthem”;
3. Maroon 5 feat. Christina Aguilera “Move like Jagger”.

Uk Chart:
1. Amy Winehouse “Back to black”;
2. Adele "21";
3. Jay Z and Kanye West “Whatch the throne”;
 
Italia (FIMI):
1. Amy Winehouse “Back to black”;
2.
Vasco Rossi "Vivere o niente";
3. Jovannotti “Ora”.

mercoledì 17 agosto 2011

Classifiche

USA
ancora Adele al primo posto degli album con "21",  "Chief" di Erick Church al secondo e "Proud to be here" di Trace Adkins al terzo.

nei singoli ancora al primo LMFAO, al secondo Katy Perry e al terzo "Super Bass" di Nicky Minaj la nuova rivelazione gia' vista con David Guetta con "Where them girls at"


Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve - Jonas Jonasson

Jonas Jonasson ha scritto un libro divertentissimo e in una apparente mancanza di posizione politica traccia un impietoso ritratto della Uomo negli ultimi cento anni. La soluzione per gli inutili conflitti che sembrano essere necessari al piu' spietato dei primati: acquavite.

giovedì 4 agosto 2011

Classifiche 4/08/2011

Stati Uniti:
Hot 200 (album)

1. Erick Church “Chief”;
2. Adele "21";
3. Kelly Rowland “Here I am”.

Hot 100 (singoli)
1.LMFAO “Party Rock Anthem”;
2. Katy Perry “Last Friday night”.

note: Amy Winehouse torna in top ten e direttamente al primo posto nel suo Paese natale e negli Stati Uniti sale al 7° posto con l'album "Back too Black" dal 9° posto.


Uk Chart:
1. Amy Winehouse “Back to black”;
2.
Adele "21";
3. Beyonce “4”;


note: calma piatta in Italia anche per questa settimana.

Italia (FIMI):
1.Vasco Rossi "Vivere o niente";
2.Modà “Viva i romantici”;
3.Jovannotti “Ora”.

lunedì 1 agosto 2011

Filippo Timi "Tuttalpiù muoio"

Filippo Timi è un attore fuori dal comune, le sue esperienza di vita lo hanno costretto a guardarsi dentro e ha dovuto lottare per sopravvivere. Nell'autobiografia "Tuttalpiù muoio" racconta la sua vicenda e rivela un vissuto inimmaginabile.



Così inizia il racconto:

"Nasco come tutti dalla mamma, a sette mesi dopo che la mamma per sbaglio si versa dell'acqua bollente sul pancione! Neppure la pancia della mamma era un posto sicuro.
Nasco terrorizzato...
Se sei mezzo cieco, balbuziente, povero e indeciso sessualmente, cosa puoi aspettarti dalla vita?
Con quali espedienti riuscirai a cavarti fuori dal buco di un paesino umbro dove non si fa altro che tirare il collo a “polastri e cuniji”?