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martedì 30 novembre 2010

Film - Risate di Gioia

Ricordo di Mario Monicelli: Risate di gioia - 1960 con Totò, Anna Magnani, Ben Gazzarra.
Stamattina arrivo in ufficio e mi dicono: hai visto che Monicelli si è buttato giù dalla stanza dell'ospedale?. Io non lo sapevo ancora. La prima cosa che mi è  venuta  da dire è stata: "è proprio vero che i comici sono in fondo persone tristi". Lui,però, era un regista e non un comico di professione, ma forse per fare i film che ha fatto, in fondo, bisogna avere una visione della vita e un'attitudine che è esattamente come quella dei comici.
Mi è venuto spontaneo scrivere questo pezzo, perchè uno dei miei film preferiti di sempre è "Risate di gioia" proprio di Monicelli con la coppia Anna Magnani e Totò. E' uno dei pochi film in cui il principe Antonio de Curtis fa da spalla a qualcun'altro, in questo caso alla Magnani. Loro sono due perdenti, secondo la società del boom economico degli anni 60: Tortorella (Anna Magnani) fa la comparsa a cinecittà e si atteggia a grande diva del cinema, mentre Umberto (Totò) è uno squattrinato di professione che vive di espedienti e di furtarelli.
Il tutto si svolge la sera di capodanno, Anna Magnani è un fiume in piena, appena apre bocca si ride, soprattutto quando massacra Totò a suon di battute e freddure.
La loro unica arma di sopravvivenza è l'ironia e il disincanto nei confronti delle sventure che la vita gli riserva, e gliene riserva proprio tante. Nonostante tutto non si abbatteranno mai, alla fine i veri eroi sono loro.
Grande Mario!
Da vedere! Un Saluto e una risata, Mauro.

lunedì 29 novembre 2010

Film - Noi credevamo

Noi credevamo - Mario Martone - 2010
Sono andato a vederlo dopo aver sentito l'intervista di Martone a Radiopopolare, nella quale il regista diceva di aver fatto principalmente un film sulle persone; "Non dimentichiamoci che chi ha fatto l'unità d'Italia erano uomini come noi, mentre a scuola ce li fanno studiare come dei personaggi mitizzzati".
Il film ha  un cast da colossal italiano: Toni Servillo che interpreta Mazzini, Lo cascio che fa un rivoluzionario, Luca Zingaretti come Crespi, Luca Barbareschi come il conte Orsini. Molto realistica la ricostruzione storica e linguistica e notevole è la colonna sonora, interamente suonata dall'orchestra diretta dal maestro Abbado, con arie di Verdi, Bellini, e compositori dell'epoca che si sposano  a perfezione con le immagini. 
Però non basta, infatti il regista dà per scontato che il pubblico conosca bene la storia di quel periodo, e per chi come me non rientra fra questi, è difficile ritrovare il filo della storia e capire il peso ed il ruolo dei personaggi nelle vicende.
Il regista poi verso la fine inquadra Lo Cascio vicino ad una costruzione diroccata con le colonne in cemento armato (si vedono i tondini che fuoriescono), il cinema rumoreggia: Il cemento armato in quell'epoca?, Boh sarà una citazione voluta.
Film impegnativo, lento, ottimi gli attori, da vedere preparati; voto:6 e 1/2.
Buona visione, Mauro.

Film "La donna della mia vita"

La donna della mia vita di Luca Lucini 2010



Il soggetto di Cristina Comencini, è stato pensato per Luca Argentero, come ha ricordato lusingato l'attore, ospite da Serena Dandini; una donna e due uomini, un classico triangolo, se i due non fossero anche fratelli e al poligono non si aggiungessero una madre ingombrante e due padri presunti. Alessandro Gassman è uno dei due figli di Stefania Sandrelli, è divertente se si pensa che nel film di Scola "C'eravamo tanto amati", la Sandrelli aveva una relazione con Vittorio Gassman e come in questo film era contesa da due uomini. Ma la Sandrelli ormai è madre di chiunque, persino di Valerio Mastandrea ne "La prima cosa bella". Sonia Bergamasco, che ho conosciuto a Milano, ma che non vedeva l'ora di tornare a Roma, dove vive, dice parlando di Milano "Odio questa città" :-) e "Le milanesi sono tutte puttane" :-). Il film è molto bello, ma mi è sembrato un sogno lucido, chissà.
macrileo

venerdì 26 novembre 2010

Eventi - Thanksgiving

Da qualche anno, ho cominciato a festeggiare il giorno del Ringraziamento, mi sembra una di quelle rare festività americane con un senso. Mi è capitato di partecipare al dinner party per il Thanksgiving negli Stati Uniti, e mi sono divertito molto. E' come se si festeggiase Natale in anticipo, senza troppe pretese, ma conservando il divertimento della grande festa in comunità.


Una specie di Natale con gli amici. Si ringrazia, ogniuno per quel che vuole. Hai avuto un anno buono, oppure un anno orribile, se ti sforzi un attimo qualcosa per ringraziare si trova sempre. Grazie a tutti ci siamo divertiti un sacco.




giovedì 25 novembre 2010

Microsolchi 002

 
"I moralisti" - Amor Fou - 2010

Con il secondo “microsolchi” faccio un salto in avanti nel tempo, dal 1979 dei Joy Division al 2010 degli Amor Fou.
L’album in questione (dico ancora album, Fuck mp3!) è “i moralisti” ed è stata veramente una piacevole scoperta: l’ho sentito per caso, perché era in diffusione al reparto dischi della Fnac, (giuro che non prendo i soldi dai francesi, è solo per “la fredda cronaca”) uno degli ultimi negozi di dischi dove puoi fermarti a parlare di musica coi commessi che ne sanno veramente.
La prima impressione che mi ha fatto è stata: “oddio, il nuovo disco degli Afterhours, ma la voce non è quella di Manuel Agnelli; Ah no sono i Baustelle, ma chi canta non è Bianconi, ma chi sono allora?” Gli Amor Fou.
Infatti, per far capire a che tipo di suono si va incontro, loro appartengono a quel cantautorato indie che, come testi, si rifà ai mostri sacri come Tenco o Pasolini, fondendoli con sonorità british alla Beatles (ascolta le varie orchestrazioni); più rock e meno “vellutati” dei Baustelle, pur mantenendo le melodie, e meno d’assalto degli After, pur “spaccando” quando c’è da “spaccare” soprattutto nei live.
E’ un disco che, anche se dura 53 min., è veramente tutto bello e ti fa entrare in un mondo, come accennato prima, “pasoliniano” fatto di personaggi che vanno da De Pedis (sì, proprio Renatino, quello della banda della magliana, sepolto come benefattore nella Basilica di Sant’Apollinare a Roma) ,all’emarginazione di  Luciano, che “ha deciso che il mondo non esiste”.
Voto: 9
Brani preferiti: De Pedis, Il mondo non esiste, le promesse.
Come sempre è stato un piacere, un Saluto ai naviganti! Mauro

P.s. Ho sentito “peccatori in Blue Jeans” alla radio dal macellaio mentre ero in coda, allora sono già mainstream? Speriamo! Guardate sull’Acquaman, nella Playlist “Delicatessen”, alcune loro esibizioni live.

martedì 23 novembre 2010

Eventi - Ristrutturazione

Oggi sono ufficialmente cominciati i lavori di ristrutturazione, non posso credere di aver visto la mia futura casa esattamente l'anno scorso. Ci è voluto così tanto a definire gli aspetti economici, che incubo.
Incrocio le dita

Libro - Gianluca Meis

Gaytags Gianluca Meis
È iniziato tutto col grido dell’infermiera: “è un maschietto”! E ancor prima di lasciare la sala parto il nostro colore era l’azzurro: un solo colore? Noi…che saremmo impazziti da grandi di fronte a 500 tonalità differenti tra cui scegliere la carta da parati del salotto? Ma via, avreste potuto almeno farci scegliere tra qualche tonalità di blu differente!
Gianluca Meis: vive e lavora a Padova dove si è laureato in psicologia. Ha fondato con un amico la compagnia teatrale “Drunk Queens" per la quale scrive, recita, dirige e cura i contenuti editoriali del sito www.drunkqueens.it

lunedì 22 novembre 2010

Televisione - Alex Zanardi

Lo scorso 30 ottobre l’ex pilota di Formula 1 Alessandro Alex Zanardi ha debuttato come conduttore tv alla guida di E se domani – Quando l’uomo inventa il futuro, il nuovo programma di divulgazione scientifica in onda nella prima serata del sabato sera di Rai Tre.

Sabato quando sono tornato c casa era quasi all'ultimo servizio, comunque l'ho trovato interessante. C'era una ricercatrice italiana che ha reso possibile la prossima conversione di tutti i sacchetti di plastica in sacchetti biodegradabili. Dal Gennaio 2011 non saranno più ammessi nei punti vendita i vecchi sacchetti inquinanti.

Una nuova ed entusiasmante avventura che mostrerà ai telespettatori il lato più curioso del campione di automobilismo che di fatto è abituato a sfide ben più coraggiose: Zanardi infatti è tornato a correre e a vincere in pista dopo il tragico incidente del 15 settembre 2001 sul circuito del Lausitzring che gli è costato l’amputazione di entrambe le gambe.
Alex Zanardi ha accettato con entusiasmo la conduzione di E se domani – Quando l’uomo inventa il futuro, il nuovo programma di divulgazione scientifica del sabato sera di Rai Tre, in onda dal 30 ottobre alle ideato da Alessandro Lostia e Simona Ercolani, già autrice di trasmissioni di successo di grande qualità come Sfide, e diretto da Giorgio Romano.
Con il contributo di filmati e con la collaborazione di giornalisti ed esperti del settore (tra cui il filosofo della scienza Giovanni Boniolo), l’ex pilota di Formula 1 approfondirà temi di carattere scientifico e tenterà di illustrare come sta cambiando il mondo nel corso delle sei puntate previste nella non facile collocazione del
sabato sera dominato da C’è posta per te.

Zanardi, che è già abituato alle telecamere e ha prestato la voce a Guido nel film d’animazione della Disney-Pixar Cars – Motori ruggenti, avverte però che non sarà “il Piero Angela della situazione, ma solo la persona che chiede, non spiegherò nulla. Il mio compito – ha dichiarato in una intervista al settimanale Gente – sarà quello di fare ai ’sapientoni’ in studio tutte le domande, anche le più banali, che vorrebbe rivolgere loro il pubblico da casa per comprendere con semplicità come sta cambiando il mondo“.

Quando me l’hanno proposto per la prima volta pensavo fosse uno scherzo – ha aggiunto il simpatico Alex – Poi a mano a mano che me lo spiegavano, il progetto ha cominciato a stuzzicarmi: in fondo non mi chiedevano altro di essere quello che sono, un ottimista curioso“.


Da Televisionando.it

Film - The Social Network

Sabato, sono riuscito a vedere il film di David Fincher sull'ascesa di Mark Zuckerberg, il ragazzo-padre di Facebook. Film adrenalinico anche se incredibilmente verboso per essere un film hollywoodiano. Ottima la scelta del cast, persino Justin "faccio tutto io" Timberlake è strepitoso nel ruolo del diavolo tentatore.
Chissà chi si ricorda che David Fincher ha vinto il suo primo premio per la regia per il video di "Vogue" di Madonna?
The social network racconta la storia della nascita di Facebook, il social network più famoso al mondo, incentrando la storia non su come questo fenomeno sociale abbia cambiato il mondo ma sulle conseguenza che ha avuto sul rapporto tra i due amici che lo hanno fondato.
Tutti sanno cos’è Facebook ma non tutti sanno che è nato quasi per caso, quando nel 2004 Eduardo Saverin e Mark Zuckerberg frequentavano la prestigiosa Università di Harvard.
Entrambi sono molto bravi in matematica e rispondono al prototipo di ragazzi identificati come “nerd”: sono bravi a scuola, fanno magie con il computer e hanno difficoltà ad avvicinare le ragazze. Ed è proprio da questa difficoltà nell’approccio con le donne che nasce il famosissimo social network.
Una notte, infatti, Mark Zuckerberg accede alla rete dell’università e crea un database con i contatti delle ragazze iscritte ad Harvard...

Da Cinetv

Teatro - Esse di Salomé

Venerdì al Teatro Franco Parenti: Sonia Bergamasco in "Esse di Salomé". Le ho parlato la sera prima, è stata molto disponibile. Dopo aver visto lo spettacolo capisco perchè mi ha detto di risentirci dopo le repliche di Milano e come mai si sentiva "turbinata".

venerdì 19 novembre 2010

Microsolchi n.001

“Unknown pleasures” – Joy Division – 1979

Siamo di fronte ad uno di quei dischi che creano un genere ed un suono (“à la Joy Division”) al pari del primo disco dei Velvet Underground (quello con la banana di Warhol in copertina), dischi che quando uscirono vendettero pochissimo, ma che rimasero nella storia della musica perchè portarono qualcosa che non si era mai sentito prima e da cui qualsiasi musicista e appassionato di musica non può prescindere.
In “Unknown pleasures” tutto è semplice e complicato allo stesso tempo: le melodie sono quelle semplici dei “tre accordi tre” del punk, ma il suono…..; Uno spazio siderale, un’atmosfera da “altro mondo” fatta di chitarre taglienti (ascolta  “disorder”), bassi profondi (ascolta “wilderness”), inserti di batteria elettronica (ascolta “she’s lost control” e “insight”) rumori registrati (bicchiere che si rompe in “i remember nothing”) e per concludere l’opera, La voce di Ian Curtis.
Stonata e profonda, una di quelle “brutte voci”,  il cui timbro racconta molto di più dei testi che canta, perchè si capisce subito, che dietro a quella voce, c’è tutto un mondo di rabbia sofferenza  incomprensione, come per Cobain, Tom Waits, Patty Smith etc. (non dimentichiamo che purtroppo Ian si suicidò a 23 anni).
I testi di Ian Curtis descrivono poco del mondo esterno (mi viene in mente solo She’s lost Control), perché sono tutti rivolti all’interno (“I’ve been waiting for a guide to come and take me by the hand” in Disorder).
La qualità sonora di “Unknown pleasures” è al limite del bootleg (non così pessima però come in  “Velvet Underground and Nico”): il disco ha un suono metallico, tagliente, che fortunatamente l’edizione “Remastered” non ha tolto ma esaltato.

Questi sono i Joy Division,  prendere o lasciare, per molti sicuramente indigesti, ma forse nella musica come nell’arte a volte il disgusto è meglio dell’indifferenza.
Insomma, se non si è capito finora, questo è uno dei dischi della mia vita (fra vinile e cd ne ho 4 versioni), se non “il disco” della mia vita.
Per lo zoccolo duro,  ricordo che il 25 novembre ai Magazzini Generali di Milano ci sarà Peter Hook (se non sapete chi è, state a casa), che risuona tutto Unknown pleasures in occasione del 30° anniversario della morte di Ian Curtis.

E’ stato un piacere, un saluto Mauro
aka acquaman

mercoledì 17 novembre 2010

Musica - Gianna mamma


56 anni ma non li dimostra affatto, Gianna Nannini posa con tanto di pancione sulla copertina di Vanity Fair. Si tratta delle prime immagini ufficiali della rocker senese che qualche mese fa ha colpito tutti con la notizia della sua gravidanza.

Ti chiamerò Penelope perché mi hai aspettato tanto prima di nascere. Hai aspettato che fossi pronta. Per tre volte non lo sono stata, ma oggi lo sono - scrive la futura madre - Tu, il più grande amore della mia vita, arrivi dopo il dolore profondo e lo shock. Ma ci ho creduto pienamente, e ho sentito la forza per riuscirci, e ti ho desiderata così tanto che oggi, mentre ti scrivo, ti ho dentro di me”.


Nella bella immagine di copertina la Nannini posa con una maglia con su scritto “God s a woman” (Dio è donna). "Dio è donna. Lo capirai presto e lo capiremo insieme", scrive a proposito la cantante che ha alle spalle quasi 35 anni di carriera che continua “Mi piace pensare che “Io e te” possa rimanere il mio inno all’amore, un amore grande che rivendichi il desiderio della donna e la sua libera scelta”.

by Leocadia Macias

martedì 16 novembre 2010

Televisione - Glee

"Never been kissed" e' il titolo della puntata numero sei di Glee, spettacolare serie dei record in onda su Fox (in Italia su Fox Sky) creata da Ryan Murphy, Brad Falchuk and Ian Brennan. Uno dei segreti del successo di questa serie (con audience costantemente sopra i dieci milioni e un impatto di costume forte e visibile non solo in US) sta nel personaggio di Kurt Hummel (Chris Colfer), ragazzo gay cuore della squadra di Glee del professor Schuester. Nella puntata in questione il ragazzo arriva finalmente al suo bacio gay, ma - ed e' questa la genialita' della serie - il bacio arriva dal bullo omofobo Dave Karofsky. D'altronde lo sappiamo tutti: i grandi omofobi non sono altro che checche represse.
Quanta strada dai tempi dei primi personaggi gay della televisione americana! Uno tra tutti lo Steve Carrington di Dynasty, impaurito complessato e indeciso (e anche sfortunato: ben due amori uccisi in solo quattro anni!!!).
Consiglio Glee a tutti i teenagers e non solo! Grandi lezioni di liberta'.

Televisione - Vieni via con me

Paolo Rossi polemico ieri alla trasmissione di Fazio, si dice contento di essere stato invitato in questa “trasmissione di intrattenimento socialmente impegnato di denuncia sociale bipartisan” ma sottolinea che non c’è una sedia ed è stranito perchè comunque dietro a questo programma c’è la Rai, l’Endemol e altri pezzi grossi e dice che “qui sono messi peggio che a scuola, mi sono dovuto portare la carta igienica”.
Paolo Rossi entra in scena dopo Fini e non gli rispormia una considerazione: "con la missione in Afghanistan qualcuno ci si riempie il frigo“.

lunedì 15 novembre 2010

Design - Tattoo e le carpe giapponesi

La bellezza delle carpe giapponesi ha fatto breccia nel cuore di un cittadino peschierese. Kohaku, Asagi, Shusui, Tancho, Kinginrin sono solo alcuni nomi delle differenti  tipologie di carpe giapponesi.
E anche a Peschiera Borromeo c’è chi per hobby le accudisce e le alleva. Fabio Cavaglieri, di professione tatuatore, dalla scorsa primavera,  ha creato nel suo studio una vasca di circa 7 metri quadrati dove sguazzano quarantuno carpe, di specie diversa. «La mia è una vera e propria passione – confida Fabio –. Da sempre ho avuto un acquario in casa, ma le carpe crescendo possono arrivare a essere lunghe un metro e io non avevo più spazio. Così appena ho avuto la possibilità, ho sfruttato quest’area e ho creato una vasca adatta a loro».
Il noto tatuatore del Sud Est Milano racconta dei suoi interessi, dello stile di vita che ha adottato e di come ami anche altri animali tra cui i serpenti. Attualmente ne ha due. Fabio, diplomato all’Accademia d’Arte Moderna presso il Castello Sforzesco di Milano, a un certo punto della sua vita, dopo essersi fatto un tatuaggio, sceglie di abbandonare tele e pennelli e di cominciare a disegnare sulla pelle.

leggi di più
http://www.7giorni.info/cronaca/peschiera-borromeo/la-grande-passione-per-le-carpe-giapponesi-di-fabio-tattoo.html

su segnalazione di Lori

Musica - Il ritorno di Garbo

Incontro con Garbo alla Fnac di Milano domenica 14 novembre 2010 seguito della pubblicazione di “L’altra zona”.

Avviso ai naviganti: This is just for fans! Cofanetto in tiratura limitata di 500 copie firmate e numerate a mano da Garbo (come piace a noi dello zoccolo duro!)

Incontrare Garbo è sempre interessante, non solo per me che sono fan ed ho le fette di salame sugli occhi, ma perché nonostante i 30 anni di carriera (il suo primo disco “A berlino va bene” è datato settembre 1981) è una persona molto disponibile e con un atteggiamento disincantato nei confronti dello showbiz, senza la spocchia dell’artista che si crede superiore agli altri.

Nel corso dell’incontro vengono fuori diversi aneddoti curiosi: da quando 23enne pubblicò il suo primo disco con la EMI ed i discografici lo costrinsero ad andare in tour come supporter di Battiato (“Pensavo di starmene a casa a far niente, ma mi dissero: no, tu adesso te ne vai in tour con Battiato. Mi sono cagato addosso!) a quando Gianni Ravera, patron del Festival di Sanremo, gli telefonò personalmente a casa (“rispose mia mamma, ero giovane vivevo ancora con i miei, e Gianni Ravera mi convinse dopo mezz’ora di telefonata, a partecipare al festival con “Radioclima”, perché lui oltre a Toto Cutugno ed Albano e Romina voleva avere anche “l’altra musica”).

Scherza molto anche sulla sua posizione di “outsider” nella musica italiana (“dopo la partecipazione a Sanremo, edizione nella quale parteciparono anche i Queen con Radio GAGA, fui sommerso da insulti da entrambe le fazioni: i duri e puri della scuola alternativa di Firenze tipo Diaframma, Litfiba e  Neon che mi diedero del venduto e dall’altra parte c’erano i Toti Cutugno e gli Albani e Romina che mi dicevano, ma tu che cazzo ci fai qui??!!).


Per tornare al cofanetto: 6 cd di cui 3 in formato mp3, 1 dvd e 3 brani inediti in formato mp3. Voto: sono troppo di parte. I 3 inediti comunque non sfigurerebbero di fronte a produzioni del livello di  Depeche Mode, Nine Inch Nails ed ho detto tutto!

Per i neofiti consiglio la raccolta “Fotografie” ristampata e venduta a 4 - 5 euro (un delitto!), adatta anche ai tipi come Gianluca che per un cd non vogliono spendere più di 3 euro e 90.

Con Garbo vi saluto,
Mauro.
aka acquaman

venerdì 12 novembre 2010

Consapevolezza - Carnivoro? No, grazie

Il link qui di seguito è un pugno nello stomaco per chi ha rispetto per tutti gli esseri viventi. Può nauseare, ma testimonia le condizioni di vita degli animali da macello.  Di recente parlando con Fiorucci mi raccontava del suo essere vegetariano e della sua idea di progettare le cucine per il futuro, concepite secondo i dettami del cruelty free.
Il video è introdotto da Paul McCartney e lo sconsiglio a chi è debole di stomaco.



Un consiglio, quando siete indecisi se mangiare carne, perchè il vostro desiderio sta nel mezzo, scegliete un primo oppure un'insalata. Non è mai morto nessuno per aver ridotto nella sua dieta il consumo di carne.

macrileo
http://www.meat.org/index-2.asp?c=meathoba1110

Film - Potiche

Stasera finalmente vedo "Potiche" di Ozon, ho pubblicato un fumetto su Lui Magazine, ispirato al film senza averlo visto e mi vergogno un po'. Stasera avrò modo di valutare quanto il mio intuito sia affidabile.



macrileo

giovedì 11 novembre 2010

Fotografia - Terry Richardson

Nuovi scatti di Terry Richardon con il grande (e grosso) David Gandy, nella foto in alto a sinistra, il modello più amato da Dolce e Gabbana con Terry sembrado due normo dotati, in realtà sono due giganti.


Per chi ha visto la prima edizione di Terry World, l'antologia del più sacrilego dei fotografi, sa che non ci sono limiti nel suo immaginario, si trovano nudità a profusione, liquido seminale su maschere da sub; superdotati e ragazze selvagge; il Presidente Obama e il palestrato Marc Jacobs.

macrileo

mercoledì 10 novembre 2010

Musica - Ciao Italia! Ciao Torino


Ieri sera concerto di Lady Gaga a Torino. Come Madonna al suo primo concerto in Italia la scelta è caduta su Torino. All'epoca l'evento fu trasmesso in diretta dalla RAI, gli ascolti furono da record: 15.000.000 di spettatori e l'Italia rimase paralizzata per tutta la sera. Persino David Letterman, che quel giorno, era in Italia per le vacanze, ricorda che c'era bar che non trasmettesse l'evento.


Ieri sera, un'altra Italoamericana, un'altra star mondiale ha raccontato il sogno americano ad un pubblico di fans delirante. Avrei voluto esserci, incrocio le dita per le date di Milano.

macrileo

martedì 9 novembre 2010

Design - Nicola Formichetti

Nicola Formichetti -born in Japan in 1977 to an Italian father and a Japanese mother, his unique style is a result of his upbringing: internationally eclectic; modern and traditional; Eastern and European.

His work in creative direction now finds him at Uniqlo, and most recently he has signed on as creative director of the legendary house of Thierry Mugler.
In the past, Nicola has worked as a fashion editor of several fashion magazines such as V Magazine, Dazed, Another, all of which he was closely involved with throughout the entire process; When not busy actualizing stories for these publications, he spent time as a consultant for a number of leading fashion brands including; Alexander McQueen,Prada, D&G, Missoni, Adidas, Nike,Levis, and MAC.
His most current notable contribution in the world of Editorial is that of Fashion Director of Vogue Hommes Japan, where he oversees each issue's production, features, and styling from start to finish.

As the stylist of musical artist Lady Gaga, Nicola has created some of the most memorable outfits and moments in recent pop culture history. As the nucleus of Haus of Gaga he is at the helm of red carpet creations, album covers, videos, and tours.

Televisione - Saviano

Malgrado Masi; malgrado il “Paese Felice” che ieri ha preferito seguire il Grande Fratello; malgrado tutto, 'Vieni via con me' è andato in onda. Per tutta la trasmissione, la tensione è stata palpabile, del resto Saviano vive sotto scorta e non lo fa per piacere personale. Non è bastato Benigni ad alleggerire i toni. Ieri Saviano ci ha parlato della “macchina del fango”. Quel meccanismo che, giorno dopo giorno, lavora per delegittimare le persone scomode che non temono di alzare la testa. Come successe a Borsellino così succederà Saviano è un monito. Non abbassiamo la guardia.

macrileo

lunedì 8 novembre 2010

Teatro - Fullin e i tramezzini al cetriolo

Grandioso Alessandro Fullin al Teatro dei Martinitt a Milano. Perchè vedere "Chi ha ucciso Oscar Wilde?": perchè Fullin è divertenete ancor prima che apra bocca; perchè ha frullato l'opera di Wilde è ci ha aggiunto una bottiglia di Mescal; perchè suona Philip Gass con una pianola elettrica della Barbie.
Fino al 21 novembre. Zona Lambrate, Via Pitteri, Milano.

macrileo

News - Baci da Barcellona

Degna conclusione per il "tour" spagnolo di Benedetto XVI in Spagna. Arrivato alla Sagrada Familia è stato accolto da una moltitudine silenziosa, impegnata in un bacio collettivo. Tutto bene visto che si trattava di coppie monogame e il Papa si apprestava a celebrare i valori della famiglia. Forse un po' di imbarazzo l'avrà provato quando si è reso conto che le coppie erano esclusivamente di gay.

venerdì 5 novembre 2010

Icone - Jon Waters

Ho letto su Attitude l'intervista a John Waters per l'uscita di "Role Models" la sua biografia. Sulla rivista THE/END.MAGAZINE c'è un'altra intervista molto più lunga e interessante in cui si spiega che il libro è una narrazione delle vicende personali e non del regista, raccontate attraverso il suo rapporto con altre persone, per l'appunto i suoi role models. Da avere.

News - L'opinione di Vladimir Luxuria

Etero, gay, lesbica o trans: l’importante è vivere serenamente la propria sessualità, tra coetanei o tra adulti, sempre in modo consenziente, senza violenza né ricatti psicologici di promesse di avanzamento di carriere.
Non si è migliori o peggiori se si guarda una bella donna (siamo sicuri proprio in faccia?) ma se una donna la si rispetta e non la si apprezza solo se considerata sessualmente attraente.
Berlusconi mi fa pena, non vuole rendersi conto della sua virilità perduta, ha un chiodo fisso ma a quello non vuole appendere le mutande.
Mi piacerebbe sveglairmi un giorno in un Italia dove un premier smetta di fare battutacce sulle donne, ebrei e gay ma che rispetti tutti i suoi connazionali.
Vladimir Luxuria
illustrazione macrileo

giovedì 4 novembre 2010

Design - Keith Haring

Da quest'estate grazie a Mauro, sono ricaduto nell'ossessione per Keith Haring. Ad agosto mi sono letto i diari. A differenza delle memorie di Warhol, quelle di Keith sono molto più focalizzate sul suo lavoro. Capita che si trovino accenni a personaggi della scena pop, come Madonna o Grace Jones, oppure a grandi maestri come Ginsberg o Burroughs, ma questi, sono citati solo perchè erano persone a diretto contatto con Keith e spesso coinvolte nel suo lavoro.


Keith era un bambino illuminato. Si dava generosamente agli altri conscio del fatto che tutti siamo parte di un'unica cosa. Non c'era confine tra Keith e il mondo, era persino entusiasta di trovare nei Paesi più lontani delle riproduzioni dei suoi lavori non autorizzate.
Ora ho trovato un volume piuttosto raro alla Hoepli, si tratta di "Keith Haring" della Rizzoli di New York. Ogni sera me lo guardo prima di dormire, non mi ha ancora stancato.
Spero che stavolta non esagerino con la mercificazione della sua opera, ho già visto scarpe di Tommy Hilfiger e oggetti per la casa...

Teatro - Fullin a Milano

Alessandro Fullin
Teatro dei Martinitt – Milano
4 – 21 novembre

Com'è noto Oscar Wilde, il celebre scrittore irlandese che scandalizzò con le sue commedie la società vittoriana, morì di malattia a Parigi nel 1900 in una stanzetta d'albergo quasi sordida, circondato da pochi amici e probabilmente da molti debiti.
Il testo della commedia di Alessandro Fullin parte da qui ma contraddice subito la verità storica immaginando che Wilde venga invece assassinato durante un party in cui sono stati invitati i più famosi personaggi delle sue commedie. Ipotesi pirandelliana dunque che pone da subito la domanda: chi ha ucciso Oscar Wilde? E perché?



A dar vita al tutto l'indiscusso talento comico di due artisti di rango quali Anna Meacci e Fullin stesso che, coadiuvati da Filippo Pagotto e sempre sorretti da un testo raffinato ma accattivante ed un travolgente ritmo registico, cambiano - velocissimi - abito ed umore, svolgendo tra mille colpi di scena le sorprendenti indagini. Finale a sorpresa, con nuove citazioni e un altro morto illustre.

http://www.teatromartinitt.it/spettacoli_commedie2010-11_oscarwilde.php

mercoledì 3 novembre 2010

Musica - Fangoria Greatest Hits

La nuova immagine del gruppo.

Icone - Fangoria


Esce finalmente la raccolta dei successi del più eccessivo duo musicale spagnolo, Fangoria. Alaska, la cantante e anima del gruppo è da sempre un'icona in Spagna, già da quando minorenne interpretava la cantante punk nel primo film di Pedro Almodovar (nella foto insieme al Ballo della Rosa a Monte Carlo). Li ho visti a Barcellona in un concerto in cui erano accompagnati da due pneumatiche ballerine trans, da rimanere a bocca spalancata.

macrileo

Televisione - The walking dead

The Walking Dead (AMC, In Italia su Fox), ha tutti i numeri per essere la serie televisiva dell'anno.
La serie, voluta e prodotta da Frank Darabont (Il Miglio Verde), sviluppa le idee e i concetti di quello che e' stato definito il fumetto del decennio, The Walking Dead di Robert Kirkman (Image Comics, lanciata nel 2003 e arrivata al 78esimo numero mentre scriviamo). Serie super blasonata, in testa alle classifiche di vendita e vincitrice del prestiogiosissimo Eisner Award (2010 come Best Continuing Series).
L'argomento e' apparentemente di nicchia e non particolarmente nuovo: la lotta per la sopravvivenza di un gruppo di persone dell'America devastata da una epidemia che trasforma le persone in voracissimi zombie. Ma quello che avvince nella serie di Kirkman e' il focus sui personaggi, lo sviluppo delle loro storie, delle loro ansie, di come si adattano in un nuovo mondo dove vivere e' tornato a significare sopravvivere e dove ogni giorno potrebbe essere l'ultimo. Un cast ricchissimo di personaggi che ruota attorno all'eroe Rick Grimes, poliziotto di una tranquillissima città di periferia che, risvegliatosi dal coma, si trova catapultato in un inferno. La serie televisiva, nel suo pilot trasmesso il 31 Ottobre in USA e nei giorni seguenti in tutto il mondo, sceglie di privilegiare alcune storie e in particolare la ricerca di Rick della moglie Lori e del figlio Carl che lo porterà in una devastata e pericolosa Atlanta. Il risultato e' avvincente, un tono e un’ atmosfera non grottescamente horror e intatto il focus sui personaggi e sulla loro umanità, marchio di fabbrica del fumetto. I numeri del primo episodio sono molto incoraggianti: più di cinque milioni hanno guardato il pilota in America, un rating molto buono, direi eccezionale per un canale un po' di nicchia come AMC. Da guardare, su Fox.



David Silver

Design - Fiorucci

Sto impazzendo per il Fumetto per Elio Fiorucci, ci voglio far stare troppa roba, comunque l'effetto mi soddisfa. Ho finito di sbobinare l'intervista, consegna settimana prossima.
Ieri sera mi sono "perso"guardando gli stickers che Fiorucci mi ha regalato. Sono quelli della raccolta Panini, stampati nel 1984, mi si è riaperto un mondo. Ero un bambino ma li compravo, già avido di immagini...

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martedì 2 novembre 2010

Film - Shadow


Per Halloween ci siamo visti "Shadow" di Zampaglione.Pensavo si trattasse di un horror senza pretese, maccome potevo crederlo? Zampaglione, non si accontenta di intrattenere. Mi è piaciuto e a voi?

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