Il bambino radioso, tante volte questa definizione è stata usata per descrivere Keith. Chi non ricorda immediatamente la sagoma dei suoi neonati luminosi. Ma anche Keith era un bambino a suo modo. Spesso nei documentari viene descritto come un bambino. Infaticabile nel suo lavoro, con quella mancanza di considerazione per il tempo che passa, tipica dei bambini che giocano. Anche quando era malato, si concentrava a tal punto da sembrare da astrarsi. Era uno spettacolo osservarlo nel momento della creazione, faceva pensare ad un medium che traccia dei segni su indicazione di una presenza. Keith è stato insuperabile nel raccontare l'energia e la spontaneità del gesto. Linee sintetiche e vibranti, che non riescono a fermarsi alla seconda dimensione e quindi ricoprono sculture, corpi umani rendendoli totem viventi.
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