FAD GADGET BY FRANK TOVEY –“A Retrospective in Sound and Vision”– Mute 2006
Fad Gadget – “Fireside Favourites” – Mute 1980
Quando ancora i Depeche Mode muovevano i primi passi ed erano considerati una giovane promessa in casa Mute (la loro casa discografica), c'era questo strano tipo allampanato, che già sperimentava con l'elettronica ed i cui live erano qualcosa di estremo (tipo strapparsi i peli pubici o ricoprirsi interamente di schiuma da barba, durante l'esecuzione di "Shave it", o usare un vero trapano, rivolto contro se stesso, per simulare un'autosevizia in "Ricky's hand").
Il suo nome era FAD GADGET.
La totale libertà espressiva, però, fu la sua fortuna e al tempo stesso la sua sfortuna.
Da una parte gli permise di emergere dalla marea di musicisti tecnopop in giro in quegli anni in Inghilterra, ma dall’altra, però, non lo fece mai andare oltre lo status di “musicista di nicchia”.
Sicuramente questo suo essere “visivamente troppo estremo” non poteva fare di lui una star della neonata Mtv, nè tantomeno di Top of the Pops.
Lo stesso Dave Gahan confessa di averlo sempre ammirato, sia come frontman che come musicista, e di aver subito comprato, all'epoca, il 45 giri di "Back to Nature", perchè era veramente qualcosa di superiore.
E dalle parole, ai fatti: I Depeche, una volta diventati star planetarie, nel Tour di Exciter del 2001, gli offrono la possibilità di aprire i loro concerti facendolo così conoscere alla massa (me compreso).
Mi ricordo quando acquistai il biglietto per quel concerto al Forum di Assago con su scritto "Special Guest: Fad Gadget" ed io che pensavo: "ma chi è? sarà un gruppo?il solito gruppo spalla mandato allo sbaraglio che non si sentirà niente”.
E invece, dopo mezz'ora di stridori di ferraglia come sottofondo di attesa, (giuro! tipo coltelli da macellaio che si sfregano, della serie "da qui si capisce chi è un vero dark o chi è venuto solo per accompagnare la fidanzata che vuole sentire Just can’t get enough”) BUIO, scritta rotante "FAD GADGET" proiettata sul fondale, e loop di sinth con batteria elettronica che introducono quest'omone che indossa un grembiulaccio da macellaio in pelle bianca e che, appena si muove, catalizza su di sè l'attenzione di tutto il Forum.
Corre avanti e indietro per il palco, si butta, fa capriole, insomma un animale da palco, un “Iggy Pop” prestato alla musica elettronica.
Inutile dire che, pur non conoscendo nessun pezzo, rimango subito impressionato da quella mezz’ora di dark-sinth-wave all’ennesima potenza e dopo quel concerto farò di tutto per accaparrarmi qualsiasi tipo di supporto fonografico che lo riguardi (78 giri e stereo 8 compresi!:-):-)).
Impresa ardua, tutto fuori catalogo, esiste solo una raccolta della mitica Mute di due anni prima, naturalmente introvabile.
Botta di culo!, alla fiera di Sinigallia, trovo il vinile (e dico vinile!) di “Fireside Favourites” il suo primo disco e inarrivabile capolavoro datato 1980.
Ma qui interviene il destino cinico e baro contro il povero Frank (vero nome di Fad Gadget): ora che, finalmente i Depeche lo hanno fatto conoscere al mondo intero, dopo vent’anni di onorata carriera musicale di nicchia, portandoselo in tournée e facendogli condividere parte della loro gloria come segno di riconoscenza per il suo talento, qualche mese dopo l’Exciter tour, nel 2002, Frank muore a causa di un infarto.
Per i neofiti:
- da scaricare (stavolta approvo, perché si trova solo così) “Fireside Favourites” capolavoro di synth-darkwave con alcuni degli inni di Fad Gadget (State of the nation, Coitus interruptus) e la darksuite, che neanche Brian Eno saprebbe fare, “Arch of Aorta”.
- da acquistare il cofanetto che, manco farlo apposta, contiene anche tutti i singoli storici (Back to Nature, Lady Shave, Ricky’s hand, Collapsing new people – solo per questi quattro pezzi varrebbe la spesa)
E come sempre, è stato un piacere. Grazie a te! Frank aka FAD GADGET.
Ciaooo Mauro .