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giovedì 27 ottobre 2011

Classifiche 27 ottobre 2011

Stati Uniti:
Hot 200 (album)
1. Adele "21";
2. Casting Crowns “come to the Well";
3. Scotty McCreery "Clear as Day”.

Note: inarrestabile Adele tornata al primo posto della Billboard 200, questa per la cantante inglese è la tredicesima settimana al primo posto e il suo album è il più venduto dell’2011 negli USA con 4,1M, seguita da Lady Gaga con 1,9M.

Hot 100 (singoli)
1. Adele “Someone like You”;
2. Rihanna “We found Love”;
3. Maroon 5 feat. Christina Aguilera “Moves like Jagger”;

Uk Chart:
1. Noel Gallagher’s High Flying Birds “Noel Gallagher’s High Flying Birds”;
2. Matt Cardle “Letters";
3. Steps “The ultimate collection”.

Italia (FIMI):
1. Adele "21";
2. Giorgia “Dietro le apparenze”;
3. Emma “Sarò libera”.

mercoledì 26 ottobre 2011

Libero De Rienzo


Florence and the Machine

http://www.youtube.com/watch?v=WbN0nX61rIs&ob=av2e

In uscita il 31 ottobre, Florence facci sognare...

"These boots are made for walking" Planet Funk

"These boots are made for walking" dei Planet Funk è il nuovo video di Ivan Cotroneo, dal prossimo film "La kryptonite nella borsa", debutto alla regia dello stesso Cotroneo, già noto sceneggiatore e scrittore. Nel video appaiono in versione "danzante" i protagonisti del film: Valeria Golino, Cristiana Capotondi, Luca Zingaretti. Il film vede graditissimo ritorno di Libero de Rienzo.

http://www.youtube.com/watch?v=FMoTrPY-cP0

venerdì 21 ottobre 2011

Absolutely Fabulous 2011

Tre nuovi episodi della serie più scoretta della storia della televisione inglese. Dopo 7 anni dall'ultimo episodio Patsy ed Edina tornano per i loro fans.

mercoledì 19 ottobre 2011

Classifiche 20/10/2011

Stati Uniti:
Hot 200 (album)
1. Evanescence “Evanescence”;
2. Adele "21";
3. Five Fingers Death Punch “American Capitalist".

Joe Jonas "Fastlife"

Nota: entra in classifica anche Joe Jonas, uno dei Jonas Brother che uscito dal "nido" tenta la carriera solista. Solito metodo, lo hanno fatto sembrare un pò più adulto con abbronzatura, barbetta e taglio più aggressivo e il coinvolgimento in una campagna benefica probono.


Comunque per la cronaca, la campagna si chiama, The F Word – Famine is the Real Obscenity (La parola con la C – Carestia è la vera oscenità) e nello spot le star ripetono in continuazione Famine che viene pippata, come se fosse un’oscenità, in segno di protesta contro le conseguenze della carestia, che è una piaga causata dall’uomo. Tra i protagonisti del video troviamo lo stesso Bono, George Clooney, Will.i.am, Jessica Alba, Ewan McGregor, Colin Farell, Annie Lennox e Kristen Davis.
Hot 100 (singoli)
1. Adele “Someone like You”;
2. Maroon 5 feat. Christina Aguilera “Moves like Jagger”;
3. Foster The People “Pumped Up Kicks”.

Uk Chart:
1. Steps “The ultimate collection”;
2. Ed Sheeran “+";
3. Adele "21".

Italia (FIMI):
1. Ivano Fossati “Decadancing”;
2. Adele "21";
3. Giorgia “Dietro le apparenze”;

lunedì 17 ottobre 2011

Film - “Drive” – di Nicolas Winding Refn – 2011


Questa non è la Los Angeles del glam e di Hollywood, ma quella di un sottobosco umano che gravita attorno all’universo dorato degli studios.
Il protagonista, senza nome ed identificato nel film come “ragazzo”, è un meccanico che, grazie alla sua abilità dietro al volante, lavora saltuariamente come stuntman nell’industria del cinema o come autista di malviventi qualora necessitino di un’auto veloce ed affidabile che schizzi via dopo una rapina a mano armata.
Il suo motto è “ti aspetto per cinque minuti, tutto ciò che succede prima o dopo non mi riguarda, io ti lascio li”.
Uomo di poche parole, “Ragazzo” vive in un deserto urbano, ma soprattutto di umanità, completamente privo di sentimenti . L’unico legame affettivo è quello che instaura con il capo dell’officina presso cui lavora, legame che, come si capirà poi nel corso del film, non del tutto interessato da parte di quest’ultimo.
Tutto, in quel mondo, è merce di scambio e di convenienza, compresa la vita umana, che sicuramente vale molto meno del denaro.

“Ragazzo” si innamorerà della sua vicina di casa affezionandosi in modo sincero ed autentico anche al suo bambino, ma sarà proprio questo legame sentimentale che lo porterà alla rovina.
Giudizio: Mi piace molto come il regista è capace di  descrivere la desolazione dell’inferno quotidiano in cui agiscono i suoi personaggi, sottolineando questo clima con l’utilizzo della musica elettronica della colonna sonora davvero azzeccata.
Non Condivido, invece, alcune scene di violenza proprio splatter e , secondo me, del tutto gratuite ed  inutili al risultato finale del film.
Giudizio: Un film di tensione autentica, da vedere!
Un saluto dal vostro Mauro.

Film - “Tomboy” di Céline Sciamma - 2011

Queer Collection n. 34 "Tomboy".


Film francese sull’identità di genere. Laure, bambina di dieci anni dai tratti androgeni, si trasferisce con la sua famiglia in un’ abitazione all’interno di un nuovo quartiere e dice ai suoi nuovi amichetti di essere un maschio e di chiamarsi Micael. Laure, che si sente più a suo agio nella sua nuova identità maschile, dovrà affrontare da sola e, di nascosto dai suoi genitori, la quotidianità di una bambina che non si riconosce nel sesso a cui appartiene per nascita.
Naturalmente questo è un gioco troppo grande per una bambina di quell’età ed il falso Micael verrà  smascherato prima dalla madre e poi dai suoi amichetti.
Il film è giocato tutto sulla leggerezza e sulla naturalezza con cui i bambini molto spesso sono capaci di affrontare e cercano  di risolvere, senza farsi troppi problemi, temi giganteschi come quello dell’identità di genere. Purtroppo il problema sono gli altri, infatti il messaggio del film è  che noi tutti abbiamo ben chiaro fin da piccoli ciò che siamo e ciò che vogliamo essere, ma questo quasi sempre non viene accettato dagli altri.
Giudizio: Argomento non facile, trattato con delicatezza ed intelligenza. Da vedere!
Un saluto dal vostro Mauro.

Cinema e crisi

Premio Oscar 2010 come miglior documentario. Agghiacciante e disarmante, il film ricostruisce e spiega le ragioni del disastroso collasso finanziario di Wall Street che, a partire dal settembre 2008, ha innescato una crisi economica globale a danno di milioni di persone rimaste senza risparmi, lavoro, abitazione.

 

Galleria Photographia - Milano

Grande scoperta nel week end, dopo essere tornato nella zona dove vivevo fino all'anno scorso, sono entato nella galleria d'arte Photographia in viale Lazio 1.
La maggiorparte delle fotografie disponibili per il pubblico sono ritratti dei più grandi musicisti degli ultimi quarant'anni. Il materiale fotografico esposto è solo la una briciola a confronto dell'immensa collezione di fotografie "custodite" nell'archivio della galleria. Sfogliando i cataloghi si possono trovare in ordine alfabetico i ritratti dei Babyshambles, Bono, Debbie Harry, David Bowie, dei Joy Division, dei Nirvana, Patti Smith, PJ Harvey e tantissimi altri. I prezzi variano in base alla dimensione delle riproduzioni. Fotografie, garantite e numerate.
Devo resistere...

Classifiche 13/10/2011

Stati Uniti:
Hot 200 (album)
1. Scotty McCreery ”Clear as day”;
2. Adele "21";
3. Tony Bennett “Duets II".

Hot 100 (singoli)
1. Adele “Someone like You”;
2. Maroon 5 feat. Christina Aguilera “Moves like Jagger”;
3. Foster The People “Pumped Up Kicks”.

Nota: Lady Gaga torna in top 10 con “You and I”.

Uk Chart:
1. James Morrison “The awakening”;
2. Adele "21";
3. Sinners never sleep “You me at six”.

Italia (FIMI):
1. Marco Mengoni “Solo
2.0”
2. Emma “Sarò libera”;
3. Giorgia “Dietro le apparenze”;

mercoledì 12 ottobre 2011

Film - La verità è che non gli piaci abbastanza

Ieri per alleggerire una giornata pienissima di appuntamenti frenetici, ci siamo rilassati con un dvd che una collega voleva proprio tanto che noi vedessimo... chissà perchè.
Comunque, mentre passavano le scene, avevo la sensazione del deja vu. Il film è un peso piuma, una commediola hollywoodiana con tanti attori carini e una trama esile, ma ben strutturata. A chi non è capitato di fraintendere i messaggi del nostro oggetto del desiderio. Costruiamo un castello di aspettative su un sorriso e non ci accorgiamo che ha una relazione stabile da anni, oppure semplicemente non ci accorgiamo che non siamo il suo tipo. Così senza farne un dramma dobbiamo cambiare "canale" e buttarci su qualcosa di reale. Deja vu, ma è la verità, tutto del film suonava così famigliare fino a quando mi sono accorto che l'avevo già visto...

lunedì 10 ottobre 2011

La strana coppia: Pasolini - Callas

"Medea" un film di Pier Paolo Pasolini con Maria Callas. Scontro di Titani. Quando Maria Callas ricevette dal suo regista un prezioso anello, pensò ad un pegno d’amore. Non era così. E Pasolini, svelò alla cantante il suo segreto. Da quel rifiuto nacque un' amicizia, unico conforto della Divina. A Trigonissi, un' isola dell' Egeo, nell' agosto del ' 70, laCallas e Pasolini trascorrono insieme un intero mese di vacanza. Lunghe passeggiate in riva al mare, grandi confessioni. Maria racconta tutta la sua vita all' uomo che l' aveva fatta innamorare un anno prima durante le riprese di "Medea" ma del quale aveva dovuto accettare ben presto l' omosessualità .

“Uccellacci e uccellini” di Pier Paolo Pasolini

Vedo per la prima volta “Uccellacci e uccellini” di Pier Paolo Pasolini ieri pomeriggio allo Spazio Oberdan e mi viene in mente una frase, se non ricordo male di Wim Wenders, che si leggeva all’ingresso del cinema President in Largo Augusto (aimè ormai chiuso da qualche anno), il cui senso era che i grandi film iniziano all’uscita dal cinema.
E questo è uno di quelli, talmente è pregno di spunti ed interrogativi. “Uccellacci e uccellini”è un film del 1965 e dal dibattito post-film (no il dibattito no!, scherzo) emerge che alla sua uscita era stato vietato ai minori di 18 anni, divieto abbassato poi a 16, pur non contenendo nessuna scena di nudo o di violenza che giustificasse il provvedimento, ma solo per i suoi contenuti. Questo solo per dire quanto Pasolini fosse considerato pericoloso ed osteggiato anche dalla stessa sinistra che non sopportava le critiche sulle occasioni mancate e sul fatto che ormai non riuscisse più a comunicare con il suo elettorato (ed era solo il 1965, pensate adesso!). Come giustamente diceva uno degli  spettatori nel dibattito, Pasolini era uno che vedeva le cose con una lucidità estrema in anticipo di trenta-quarant’anni e a pensare come siamo finiti ai giorni nostri aveva proprio ragione.
La storia è molto semplice: i due protagonisti Totò e Ninetto Davoli, padre e figlio nel film, camminano nella periferia romana per raggiungere non si sa quale luogo e durante questo viaggio incontrano un corvo parlante (che rappresenta l’intellettuale di sinistra) che li accompagnerà durante il tragitto conversando con loro sui temi della vita (disuguaglianza sociale, guerra, incomunicabilità, politica, dove va il mondo?).
Il regista mette in scena vari quadretti, utilizzano la rappresentazione di quelle situazioni, a volte distanti dalla realtà, come metafora di ciò che stiamo vivendo ai giorni nostri (vedi San Francesco ed i due monaci).
E’ un film visionario e atipico, a partire dai titoli di testa e di coda che sono in rima e cantati da Domenico Modugno su musica di Ennio Morricone. Forse alla prima visione non si riesce ad apprezzarlo completamente, perchè tutto ciò che si vede rimanda a qualcos’altro, rimane certo la poesia delle immagini e l’interpretazione magistrale di Totò.
Consigliato e da rivedere più volte!
E come sempre è stato un piacere. Il Vostro Mauro.

Fabri Fibra e Rolling Stone

Fabri Fibra ce l'ha fatta, è entrato nel suo personale olimpo delle Rock Star: ha ricevuto la tanto desiderata copertina di Rolling Stone. Ho letto l'intervista e come sempre mi sono trovato a condividere molte delle opinioni di questo signore. Vede con sgomento l'impotenza e l'apaticità dei ragazzi che vanno ai suoi concerti e si chiede come possa esprimere il suo mondo interiore a persone che vivono coi genitori e temono il confronto con la realtà e quindi si creano una vita virtuale coi social network. Spara a zero sul mercato discografico italiano. Ligabue è imprigionato in un clichè e deve riproporre ogni volta lo stesso personaggio come un condannato ai lavori forzati. Per piacere ad un pubblico di nostalgici devi proporre un prodotto rassicurante. Il mercato è dominato da vecchi, che sono aggrappati con le unghie al loro posto al sole. Dopo qualche pagina purtroppo anche Fabri cade a sua volta nel clichè della rockstar e "attacca" con le solite lagne: niente è come sembra nella vita di una rock star; dice che la sua immagine non corrisponde al suo vero io e tanto meno rispecchia la sua vita di tutti i giorni, fatta di esperienze spersonalizzanti, trasferimenti continui e cene all'autogrill.

Il solito problema di chi ottiene il successo per aver dato voce al disagio giovanile e poi si sente giudicato per non essere più la stessa persona. Lady Gaga che parla ai liceali e li sprona a resistere alle angherie dei compagni, ma lo fa dal suo palazzo di cristallo; Fabri Fibra che da vincitore racconta ai "perdenti" la dura realtà della vita quotidiana mentre si fa fotografare per la rivista patinata.
Che fine ha fatto Janis Joplin? Debbie Harry dei Blondie cantava "Die young stay pretty"... la cosa più saggia che ha fatto dopo 30 anni di carriera è smettere di cantarla.

Microsolchi n. 23 - Nine Inch Nails – “The downward spiral”


Nine Inch Nails – “The downward spiral” – 1994 Nothing records
N I N = Depeche Mode + Einsturzende Neubauten

Equazione matematica che si avvicina forse di più alla musica dei Nine Inch Nails, ovvero il genio melodico dei Depeche Mode, unito al robusto rumorismo industriale del gruppo berlinese di Blixa Bargeld.
I Nine Inch Nails (NIN) sono la creatura del polistrumentista/produttore Trent Reznor ed il loro apice creativo è sicuramente “The downward spiral”.
Preparatevi ad entrare in un mondo pre-apocalittico: il cielo si offusca e diventa plumbeo, il vento soffia  fortissimo e all’orizzonte si intravede la spirale rotante del tifone che a breve tutto risucchierà.
Questa è l’immagine che associo a questo disco; ascoltare “The downward spiral” (la spirale discendente, già detto tutto nel titolo) è come trovarsi nell’occhio del ciclone ed essere risucchiati e risputati fuori dalla sua forza devastante.
Il suono è veramente quanto di più saturo l’orecchio umano possa udire: “Mr. Self Distruct”, brano che apre il disco, è un continuo rincorrersi fra “pieno e “vuoto”, che tradotto in musica significa momenti di “fortissimo” alternati ad altri di silenzio.
Questa è la dinamica del disco, come  per “March of the pigs” in cui,  quando cessa la furia, c’è uno stacchetto rassicurante di pianoforte che porta a due secondi di silenzio per poi aggredire l’ascoltatore con ancora più intensità.
Altro aspetto importante: l’elettronica. I loop, con millimetrica precisione, reggono la struttura ritmica dentro a cui le chitarre ipertrattate e modificate  e “l’animale” Trent Reznor sfogano la loro furia cieca ( ascoltate “Closer” o “Ruiner”)
Nei  momenti di calma abbiamo o il suono: silenzio totale, che ti spiazza comunque,  o si percepiscono rumori  e voci striscianti di sottofondo  che creano un’atmosfera tesa e notturna, come la  New York crepuscolare e deserta di Jena Plissken (ascolta “the becoming” , “a warm place”, “the downward spiral”).
La voce di Trent, a volte nuda a volte sepolta sotto ad un muro di effetti e filtri, cambia registro in continuazione, toccando gli estremi dello sguaiato di “March of the pigs” o “Heresy”  fino al  timido sussurro di “Hurt”.
Ed è proprio con questa ballata che Trent mostra la sua vulnerabilità, con voce flebile mormora “What have i become my sweetest friend? Everyone i know goes away in the end; you could have it all my empire of dirt, I will let you down, I will make you hurt”.
A proposito di questo pezzo: meravigliosa anche la versione voce e chitarra rifatta da Johnny Cash,  in uno  di quegli album di cover che, la leggenda del country americano, ha concepito col produttore Rick Rubin.
Last but not least,  l’ulteriore produzione del disco affidata ad Alan Moulder, guru della new wave al pari di Flood, e garanzia di un suono filtrato, sporco e d’impatto (penso a dischi come “Doppelganger” dei Curve o  “Loveless” dei My Bloody Valentine).
Morale: un disco e soprattutto un genere non per tutti, per stomaci forti e raffinati allo stesso tempo, talmente ricco di spunti e suoni da non stancare mai e da scoprire anche dopo ripetuti ascolti. Molto curata  la versione cd in  economica e maniacale quella deluxe.
Insomma da avere, fidatevi!

E come sempre è stato un piacere. Il Vostro Mauro.

giovedì 6 ottobre 2011

Sieff? no, Vivanco.


Dopo quarant’anni dai famosi scatti del fotografo Jean Loup Sieff allo stilista Yves Saint Laurent per la colonia "Pour Hommes", il fotografo Mariano Vivanco, immortala David Gandy in bianco e nero per la campagna Dolce&Gabbana Eyewear.

The Muppets Movie - Green with Envy - 2011

Dal 23 novembre 2011!

Classifiche 6/10/2011

Stati Uniti:
Hot 200 (album)
1. Cole World “The sideline story”
2. Blink 182 “The neighborhoods”;
3. Adele "21".

Nota: ritorna in classifica "Nevermind" dei Nirvana al 13° posto, bel risultato per un album con una vita in classifica di 255 settimane, peccato l'impresa sia stata un pò appannata dal miglior risultato di un altro storico ritorno in classifica, cioè "Dark Side of the moon" dei Pink Floyd con una presenza di 781 settimane.

Hot 100 (singoli)
1. Adele “Someone like You”;
2. Maroon 5 feat. Christina Aguilera “Moves like Jagger”;
3. Foster The People “Pumped Up Kicks”.

Nota: LMFAO sono in Top 10 con due singoli al 5° e 6° posto.



Uk Chart:
1. James Morrison “The awakening”;
2. Kasabian "Velociraptor”;
3. Ed Sheeran “+”.
Italia (FIMI):
1.
Emma “Sarò libera”;
2. Giorgia “Dietro le apparenze”;
3. Red Hot Chili Peppers “I’m with You”.

mercoledì 5 ottobre 2011

Film - Bastardi senza gloria

Dopo due anni dall'uscita nelle sale, questo film è ancora più godibile se si pensa a quanto ha giovato ai suoi interpreti. Christoph Waltz per questo film ha vinto un oscar e poi ha partecipato al riuscitissimo "Carnage".  Michael Fassbender è stato il trionfatore del Festival di Venezia con la meritatissima Coppa Volpi per il discusso "Shame" e ha inoltre preso parte l'ultima fatica di Cronenberg.

martedì 4 ottobre 2011

Film - L'amore probabilmente

TV, ieri sera ho rivisto il film di Giuseppe Bertolucci. "L'amore Probabilmente" è una bella prova di regia e di recitazione. Gli interpreti sono tutti di grande "statura" a cominciare da Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco, impegnati nella difficile impresa di rimanere in equilibrio tra finzione e realtà, come in "Musikanten" di Battiato. Brava anche Rosalinda Celentano, sempre magnetica, anche se messa a diretto confronto con Sonia e Fabrizio. Mariangela Melato, regala allo spettatore un magnifico cameo nel ruolo di un'insegnante di recitazione. Bertolucci è più leggero di Lars von Trier e riesce a non cadere nella trappola di citare con troppa aderenza Bergam o Kieślowski.



lunedì 3 ottobre 2011

Charlie Hides TV

Da qualche settimana siamo tutti diventati seguaci di Charlie Hides. Un attore americano che è talmente seguito su Youtube da avere un canale personale all'interno del Sito. Non parlo di Shakespeare, tantomeno di Garcia Lorca ma di immaginarie conversazioni tra Cher, Madonna, Lady Gaga e chi più ne ha più ne metta. E' veramente superiore alla media degli imitatori, primo perchè scrive pezzi originali, secondo perchè ogni suo video è estremamente curato e preciso nei riferimenti a persone e fatti.
Tutto è cominciato con Madonna e con la sparata della cantante durante la conferenza stampa a Venezia e sul dono floreale ricevuto da un ammiratore. Charlie imita Madonna facendone una caricatura sorprendentemente credibile e ci mostra tre versioni dell'evento. Cos'è successo; cosa avrebbe dovuto fare Madonna e cosa avrebbe voluto fare Madonna.
Insuperabile anche l'imitazione di Cher che non riconosce mai le colleghe al telefono e che quando Madonna la chiama per scusarsi di averle rubato l'attenzione della stampa negli anni 80 e per dirle che ora capisce come si sente, risponde a Madonna: "Hai una figlia che ha cambiato sesso?;No? Hai vinto un oscar? No? Allora non hai idea di come mi sento".
http://www.youtube.com/user/Charliehides

Hestetika in edicola

Esce questa settimana in edicola il nuovo numero di Hestetika. Macrileo presenta i nuovi lavori dello studio di architettura BIG (Bjarke Ingels Group). Un ringraziamento extra a Daria Pahhota per la collaborazione e la disponibilità.
"Mies Van der Rohe il padre dell’architettura Moderna all’apice della sua carriera sintetizzò il suo pensiero con la celebre frase “Less is more”. Ancora oggi questa espressione trova spazio in tutte quelle situazioni in qui si opera un processo di sottrazione, fino a ridurre un progetto all’osso, mantenendone inalterata la funzionalità. Qualche anno fa, Bjarke Ingels, presentò un’esposizione dei suoi lavori, intitolandola “Yes is more”. A differenza di Van der Rohe, Ingels, dichiarò di non voler rinunciare a niente, cercando di ottenere nei propri progetti il massimo della funzionalità senza penalizzare l’aspetto formale. Nell’Era di Obama e del suo “Yes, We can”, con il suo “Sì”, Ingels, ha espresso efficacemente il suo punto di vista possibilista sulla funzione dell’Architetto oggi". [...]

Film - Io sono Li

“Io sono Li” di Andrea Segre - 2011

Dico subito che fra “Terraferma”di Emanuele Crialese e “Io sono Li” di Andrea Segre, entrambi film sul tema dell’immigrazione e nelle sale in questo periodo, preferisco di gran lunga quest’ultimo. “Terraferma” mi è sembrato solo abbozzare l’aspetto sociologico del “fenomeno immigrazione”, ovvero l’impatto che gli immigrati hanno sulla popolazione locale: i marinai della vecchia generazione con saldi principi di solidarietà, mentre quelli giovani più attenti al proprio tornaconto personale, ma al di là di quello il regista non indaga.
“Io sono Li” parla di immigrazione cinese nella provincia di Venezia, ed in particolare a Chioggia. Li è una ragazza cinese che è costretta a lavorare in un bar di Chioggia, di proprietà di un esponente della mafia del suo Paese. Il Boss decide senza appello della vita di chi lavora per lui: dove dormi, dove lavori,  che orario di servizio fai, se puoi prenderti una mezza giornata di riposo, quanto lavoro ti manca per ripagare il debito. Infatti Li lavora perché sa che un giorno, una volta ripagato il debito, il mafioso farà in modo che suo figlio di otto anni possa raggiungerla in Italia.
“Io sono Li” è più un film sull’essere umano e sul suo spirito di adattamento che sull’immigrazione in sé. Da una parte la giovane cinese che si trova catapultata in una realtà fortemente provinciale e che per integrarsi deve imparare il veneto (irresistibile Li che per recuperare i crediti del bar chiama uno ad uno i pescatori e gli parla in veneto: “Coppe” ti gà un ciodo de 15 eulo”);dall’altra anche la combricola di pescatori, abituè del bar, si devono adattare alla realtà dei tempi, ovvero alla vecchia proprietaria veneta che ha ceduto il locale ai cinesi.

Il film è tutto giocato sulle piccole cose, e di come i  gesti quotidiani avvicinino anche esseri umani di mondi distantissimi come un veneto e una cinese, nonostante le influenze esterne facciano di tutto per allontanarli.
Complice l’atmosfera rarefatta della laguna, che fa sembrare tutto sospeso e transitorio, proprio come le vite di quei personaggi, pescatori compresi, il film raggiunge livelli di intimismo davvero notevoli.
Il cast d’attori di prim’ordine: Marco Paolini (Coppe), Giuseppe Battiston (Devis), Rade Sherbedgia (Bepi, il poeta) ed infine la bravissima Zhao Tao nel ruolo pricipale della ragazza Li.
Un gioiellino, da vedere.
E come sempre è stato un piacere, il Vostro Mauro.


Grazie, bella recensione, mi hai convinto, M.

domenica 2 ottobre 2011

Sorrentino e Penn... e i Talking Heads

Nel nuovo film di Sorrentino, Sean Penn è una ex rock star che si rifà al look di Robert Smith e musicalmente interpreta le musiche scritte per Sorrentino da David Byrne. Il manifesto di "This must be the place" mi aveva fatto pensare a qualcosa di totalmente diverso, Sean Penn sembra una trans. Sarebbe stato divertente, magari un'altra volta... Comunque anche la storia di Sorrentino è interessante e con la collaborazione di due grandi come Penn, conosciuto da Sorrentino al Festival di Cannes all'epoca de "Il Divo", e Devid Byrne per la consulenza musicale e la colonna sonora, mi aspetto qualcosa di buono.

La pelle che abito - Almodovar

Effetto straniante nell'ultimo Almodovar. Se fosse stato Conenberg, o forse ancor di più Greenaway non mi avrebbe stupito, ma da Almodovar mi aspettavo altro. Giusto per lui non farsi ingabbiare in una formula.