Visualizzazioni totali

lunedì 3 ottobre 2011

Film - Io sono Li

“Io sono Li” di Andrea Segre - 2011

Dico subito che fra “Terraferma”di Emanuele Crialese e “Io sono Li” di Andrea Segre, entrambi film sul tema dell’immigrazione e nelle sale in questo periodo, preferisco di gran lunga quest’ultimo. “Terraferma” mi è sembrato solo abbozzare l’aspetto sociologico del “fenomeno immigrazione”, ovvero l’impatto che gli immigrati hanno sulla popolazione locale: i marinai della vecchia generazione con saldi principi di solidarietà, mentre quelli giovani più attenti al proprio tornaconto personale, ma al di là di quello il regista non indaga.
“Io sono Li” parla di immigrazione cinese nella provincia di Venezia, ed in particolare a Chioggia. Li è una ragazza cinese che è costretta a lavorare in un bar di Chioggia, di proprietà di un esponente della mafia del suo Paese. Il Boss decide senza appello della vita di chi lavora per lui: dove dormi, dove lavori,  che orario di servizio fai, se puoi prenderti una mezza giornata di riposo, quanto lavoro ti manca per ripagare il debito. Infatti Li lavora perché sa che un giorno, una volta ripagato il debito, il mafioso farà in modo che suo figlio di otto anni possa raggiungerla in Italia.
“Io sono Li” è più un film sull’essere umano e sul suo spirito di adattamento che sull’immigrazione in sé. Da una parte la giovane cinese che si trova catapultata in una realtà fortemente provinciale e che per integrarsi deve imparare il veneto (irresistibile Li che per recuperare i crediti del bar chiama uno ad uno i pescatori e gli parla in veneto: “Coppe” ti gà un ciodo de 15 eulo”);dall’altra anche la combricola di pescatori, abituè del bar, si devono adattare alla realtà dei tempi, ovvero alla vecchia proprietaria veneta che ha ceduto il locale ai cinesi.

Il film è tutto giocato sulle piccole cose, e di come i  gesti quotidiani avvicinino anche esseri umani di mondi distantissimi come un veneto e una cinese, nonostante le influenze esterne facciano di tutto per allontanarli.
Complice l’atmosfera rarefatta della laguna, che fa sembrare tutto sospeso e transitorio, proprio come le vite di quei personaggi, pescatori compresi, il film raggiunge livelli di intimismo davvero notevoli.
Il cast d’attori di prim’ordine: Marco Paolini (Coppe), Giuseppe Battiston (Devis), Rade Sherbedgia (Bepi, il poeta) ed infine la bravissima Zhao Tao nel ruolo pricipale della ragazza Li.
Un gioiellino, da vedere.
E come sempre è stato un piacere, il Vostro Mauro.


Grazie, bella recensione, mi hai convinto, M.

Nessun commento:

Posta un commento