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lunedì 7 febbraio 2011

Microsolchi n. 11

Faust’O – “Poco zucchero” – 1979 Cgd/Ascolto

“Un pacchetto di Kleenex e maiali in lamé…sempre mediando con gente più vecchia di me… vecchie ragazze coi seni scoperti perché?...ruvidi giochi di gente per bene a metà…stupida gente che crede nell’ambiguità… sempre qualcuno che fugge , ma solo a metà”.
Ma cos’è? Un pezzo di Marco Travaglio sui fatti “da basso impero” dei nostri governanti, nel febbraio del 2011? No, è un estratto da “Kleenex”, è il 1979 e l’autore è il Sig. Fausto Rossi, in arte Faust’O.
Di fronte a certi capolavori, sospendo il mio motto “Fuck mp3!”, anche perché, in questo caso,  è l’unico modo per recuperarlo (Grazie al Sig. Coldtears http://thecoldtears.blogspot.com/ che l’ha messo a disposizione su http://www.megaupload.com/?d=WXW0DP4M), a meno che non lo si voglia comprare su ebay a prezzi da strozzinaggio o avere la solita botta di culo e trovarlo a 9 euro al mercato dell’usato.
Attualmente, della produzione discografica di fine settanta-inizio anni ottanta di questo straordinario artista, esiste solo una raccolta in economica “Le più belle canzoni di”, come per Wilma Goich!, che è sempre meglio di un pugno in un occhio, ma è troppo poco, non si può andare avanti a raccolte, dai!
“Poco zucchero”sono 8 brani di grande pop d’avanguardia, per un totale di 32 minuti di libertà assoluta, sotto la direzione di Alberto Radius.

Ed è proprio la chitarra di Radius che dà quel valore aggiunto a mo’ di ciliegina sulla torta: funky in “Cosa rimane” e “Oh,Oh,Oh”,  in distorsione nell’assolo di “in tua assenza” ed usata come metronomo nel brano  “Funerale a Praga”.
Tutto questo su tastiere moog (sempre in “Funerale a Praga”), organo farfisa (ne “il lungo addio”), casio sax (in “attori malinconici”); insomma tutta roba avveniristica nel 1979, ecco perché musicalmente, ancora oggi, non teme confronti con le produzioni attuali.
Naturalmente non avendo le classiche note di copertina, perché non c’è neanche la copertina (ritorno al Fuck mp3!), questi sono gli strumenti che ho riconosciuto, fidatevi!,  perchè come diceva Jannacci, nella vita “ci vuole orecchio!”.
Se poi aggiungiamo la voce tagliente del sig. Rossi ed i suoi testi anarchici, il capolavoro è servito.
Ah dimenticavo, ad ottobre dell’anno scorso, Faust’O ha fatto un concerto alla Casa 139 di Via Ripamonti, qualcuno l’ha visto? chissà come sarà oggi? Andrò a curiosare su You Tube.
E come sempre è stato un piacere” Un saluto a tutti! Ciaooo Mauro

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