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giovedì 23 dicembre 2010

Microsolchi n006

CCCP (Fedeli alla linea) - "Affinità, divergenze fra il compagno Togliatti e noi, del conseguimento della maggiore età" - Virgin 1985.

"It's Cristmas time, and there's no need to be afraid" cantava Paul Young con la Band Aid di questi tempi nel dicembre del 1984, tanto per far capire chi c'era in giro; quando il mondo musicale era diviso fra Duran Duran e Spandau Ballet, ed io andavo alle medie e mi compravo la cassetta di "Arena" dei Duran da Rasputin dischi in Piazza V Giornate a Milano.
Quello era il cosidetto "mainstream", e che meraviglia! visto come siamo finiti ai giorni nostri, ma  c'era anche tutto un altro mondo, di cui all’epoca ne conoscevo l'esistenza  grazie a "Ciao 2001" (in quei tempi di non computer, fra i pochi canali d'informazione per i malati di musica come me).
Tutto il "pistolotto" iniziale, per rendersi conto a che distanza anni luce stavano i CCCP con tutto il resto della scena musicale di quel tempo, in un paese come l'Italia. 
L'unico che ebbe il coraggio di passarli in televisione, fu Renzo Arbore, a DOC, credo nell’87, (da vedere i filmati su You Tube di quell'apparizione).
I loro concerti erano un misto di musica punk, Teatro d'avanguardia, Danza con "nani e ballerine" (inquietante il loro danzatore Fatur cheballava mezzo nudo con della ferraglia addosso). Andarono anche a Saint Vincent, in coppia con Amanda Lear, e questo vi dà l'idea di quanto fossero liberi, del tipo: "Sono Punk, ma non per questo sono ingabbiato nel clichè del punk che va solo al centro sociale"; infatti, all'epoca furono duramente contestati al "Virus" di Milano, perchè di sicuro non le mandavano a dire soprattutto a quelli del loro ambiente. Pasolini docet!.
Per tornare al disco, questo è quello che, secondo me, li rappresenta meglio: 37 minuti di attitudine punk e di anarchia assoluta, di suono metallico stile bootleg e di testi al vetriolo che rimarranno nella storia.


Ad esempio il famoso "Produci, Consuma, Crepa!" che continua con "Sbattiti,Fatti, Crepa! - Cotonati i capelli, Riempiti di borchie e Rompiti le palle, Crepa, Crepa!" che fotografa la nostra società in cui, anche alla Asl, sei un cliente, cioè un consumatore, ed anche la "trasgressione"  del punk drogato con le borchie non è più  trasgressione, ma qualcosa di inoffensivo che è stato digerito  dal sistema consumistico per farne dei soldi.
Come nei dischi più importanti della storia, tutti i dieci pezzi sono fondamentali,e non saprei veramente quale scegliere; se proprio dovessi farlo, i miei preferiti: "Emilia paranoica", "Curami" e "Valium Tavor Serenase".
Da un decennio, il duo fondatore del gruppo, ovvero Giovanni Lindo Ferretti (cantante e autore dei testi dei CCCP) e Massimo Zamboni (chitarrista e autore delle musiche), hanno interrotto il sodalizio ed anche i rapporti personali, continuando i loro percorsi creativi separatamente.
Curiosamente Ferretti ha manifestato, di recente in più occasioni, la condivisione delle teorie religiose di Papa Ratzinger ed una profonda ammirazione per la figura del pontefice, destando parecchio scompiglio fra i suoi vecchi fan. La sua “conversione” religiosa, invece, mi sembra proprio coerente con il suo spirito da punkettone, nel senso che rimettersi in discussione è più “punk” e rischioso di continuare a “mettersi le borchie e rompresi le palle” anche a cinquant’anni.  
It's Christmas time! E come sempre, è stato un piacere! Auguroni, Mauro


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