The Walking Dead (AMC, In Italia su Fox), ha tutti i numeri per essere la serie televisiva dell'anno.
La serie, voluta e prodotta da Frank Darabont (Il Miglio Verde), sviluppa le idee e i concetti di quello che e' stato definito il fumetto del decennio, The Walking Dead di Robert Kirkman (Image Comics, lanciata nel 2003 e arrivata al 78esimo numero mentre scriviamo). Serie super blasonata, in testa alle classifiche di vendita e vincitrice del prestiogiosissimo Eisner Award (2010 come Best Continuing Series).
L'argomento e' apparentemente di nicchia e non particolarmente nuovo: la lotta per la sopravvivenza di un gruppo di persone dell'America devastata da una epidemia che trasforma le persone in voracissimi zombie. Ma quello che avvince nella serie di Kirkman e' il focus sui personaggi, lo sviluppo delle loro storie, delle loro ansie, di come si adattano in un nuovo mondo dove vivere e' tornato a significare sopravvivere e dove ogni giorno potrebbe essere l'ultimo. Un cast ricchissimo di personaggi che ruota attorno all'eroe Rick Grimes, poliziotto di una tranquillissima città di periferia che, risvegliatosi dal coma, si trova catapultato in un inferno. La serie televisiva, nel suo pilot trasmesso il 31 Ottobre in USA e nei giorni seguenti in tutto il mondo, sceglie di privilegiare alcune storie e in particolare la ricerca di Rick della moglie Lori e del figlio Carl che lo porterà in una devastata e pericolosa Atlanta. Il risultato e' avvincente, un tono e un’ atmosfera non grottescamente horror e intatto il focus sui personaggi e sulla loro umanità, marchio di fabbrica del fumetto. I numeri del primo episodio sono molto incoraggianti: più di cinque milioni hanno guardato il pilota in America, un rating molto buono, direi eccezionale per un canale un po' di nicchia come AMC. Da guardare, su Fox.
David Silver
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