Un saluto a tutti quelli che hanno trovato interessante il blog e un augurio di buon anno.
Un abbraccio e un ringraziamento ai collaboratori: Mauro, Gianluca, Livio, Soo, Elisa, Francesco e Davide.
A tutti: ci vediamo presto.
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mercoledì 29 dicembre 2010
Cinema - Musikanten
Dopo il film di Wong Kar-wai, ho visto Musikanten di Battiato. Ho intervistato Sonia Bergamasco la protagonista del film e oggi ho consegnato il fumetto e l'intervista per Beat Magazine. Il film è interessante, l'avevo già visto, ma ogni volta mi colpiscono aspetti differenti.
Spostare il punto di vista da quello che ci viene proposto da televisione e giornali è un dovere. Film come questo ti ricordano che non c'è solo quell' unico modo di pensare e vedere la vita che ci raccontano.
Allego parte dell'intervista che uscirà nel prossimo numero di Beat, parlando del film Sonia mi ha detto:
Spostare il punto di vista da quello che ci viene proposto da televisione e giornali è un dovere. Film come questo ti ricordano che non c'è solo quell' unico modo di pensare e vedere la vita che ci raccontano.
Allego parte dell'intervista che uscirà nel prossimo numero di Beat, parlando del film Sonia mi ha detto:
M: Battiato ti ha voluta per due progetti: “Musikanten” e “Niente è come sembra” com’è stato lavorare insieme? Ho immaginato che ci fosse negli intenti del regista di ricreare sul set un clima famigliare, con te c’era Fabrizio Gifuni; Battiato era esclusivamente concentrato sul film o riusciva anche a cucinare per voi?
S: Franco Battiato mi chiamò al telefono, e all'epoca non sapeva che ero sposata con Fabrizio (Gifuni), anzi lo divertì molto scoprirlo in diretta .
Mi ricordo bene di quella telefonata perché io e Fabrizio eravamo in quel momento insieme a Parma, dove Fabrizio debuttava con uno spettacolo teatrale. Franco Battiato è una persona dalla grande generosità e fantasia, che continuiamo a vedere con molto piacere.
M: Hai avuto modo di incontrare Jodorowsky? Tempo fa mi ha suggerito di mettere in scena uno dei suoi atti di psicomagia? Avete avuto modo di approfondire la questione?
S: Ho incontrato Jodorowsky sul set di “Musikanten” e abbiamo passato delle serate insieme. Ama molto leggere i tarocchi. E' un grande affabulatore.
M: Cosa ascolti col suo i-pod? Tutti ti ricordiamo camminare rapita dalla musica di Beethoven illuminata dalle luci della città, ti capita mai di rivivere quel momento? Cosa ascolti di solito?
S: Non ho I-pod, e non mi interessa. Ho bisogno di uno spazio fisico per ascoltare la musica.
La ascolto a casa con un buon impianto stereo oppure in sale da concerto. Preferisco un ascolto di questo tipo, soprattutto in un epoca come la nostra in cui tutto viene applicato sul corpo, ridotto a "casa di proprietà fornita di innumerevoli gadget" . No, credo che non siamo proprietari di nulla.
Cinema - My Blueberry nights
Stanotte non dormivo. Ogni tanto capita e così mi sono visto un film del mitico Wang Kar-wai. Il film vede il debutto di Norah Jones e nel ruolo della ex ragazza di Jude Law, Chan Marshall (AKA Cat Power). Il film è notturno come tutti quelli di Wang con personaggi ai margini della società.. Ho amato molto anche "Hong Kong Express" e "Happy Together". Uno dei pezzi che più mi hanno parlato è stato quando Norah dopo aver incontrato Natalie Portman, una giocatrice d'azzardo, cinica e impermeabile ai sentimenti, conclude dicendo che gli altri sono uno specchio per lei e quindi preferisce pensare positivamente degli altri e avere una condotta lineare per poter aver fiducia nel prossimo.
Microsolchi n.007
Nada Surf - "Let go" - 2002 Labels
Come ogni anno, prima di arrivare al 31 dicembre, è d'obbligo, o meglio incombe, la classifica dei dischi dell'anno che per me, senza ombra di dubbio, quest’anno vede al numero uno "I moralisti" degli Amor Fou (Un disco italiano del 2010!, stupore! non credo alle mie orecchie! - Leggi Microsolchi n. 2). Non ci sono più quei tempi (era solo il 1995, nostalgia!) in cui i dischi dell'anno dell'NME o del Melody Maker (che tra l'altro non c'è neanche più) avrebbero dettato legge su cosa sarebbero stati i suoni del periodo a venire (mi ricordo un "OK COMPUTER" dei Radiohead o un "To Bring you my love" di Pj Harvey dischi dell'anno); oggi i gruppi dell'NME non mi rappresentano più niente e solo a guardarli in faccia mi ricordano tanti "simil Damon Albarn, Primal Scream, Ride" già visti e forse anche già sentiti, visto che di loro non rimane traccia (sembro un vecchio fan dei Led Zeppelin che davanti ai primi videoclip diceva: ma questi non sanno suonare è tutto finto, ormai è solo immagine. Sarò io il vecchietto ora?).
Per tornare ai Microsolchi, ovvero “Let go” dei Nada Surf, questo è uno dei miei dischi “Sanacore” per dirla all’Almamegretta o “La Cura ” (The Cure),tanto per non tradire la mia fede darkettona, che son dieci anni che, tutte le volte che lo ascolto, mi rimette in pace col mondo.
In particolare “Inside of love”: splendida ballata che mi folgorò da subito, trasmessa spesso da “Brand New”, quell’oretta alle undici e mezzo di sera su Mtv, condotta a turno per una settimana da vari ospiti (ormai diventata cult pure quella!).
Più che un gruppo “indie”, come vengono spesso considerati, i Nada Surf di questo disco sono un’onesta band di Los Angeles che suona rock nella maniera migliore, proprio come a volte sanno fare solo gli americani, lavorando sulle chitarre, senza stravolgerle, e tirandone fuori un suono unico e d’impatto.
Come nella migliore tradizione rock, qui si alternano pezzi “tirati” (“no quick fix” ed “happy kid” su tutti) a malinconiche ballate (“Inside of Love“ Uber alles!, “blonde on blonde”, “là pour ça” in francese!.)
Morale della favola: quale disco migliore per chiudere l’anno e sperare in un futuro migliore? C’è solo questo! Ascoltare per credere.
Buon anno a tutti! e come sempre, è stato un piacere. Ciaoooo Mauro .
giovedì 23 dicembre 2010
Microsolchi n006
CCCP (Fedeli alla linea) - "Affinità, divergenze fra il compagno Togliatti e noi, del conseguimento della maggiore età" - Virgin 1985.
"It's Cristmas time, and there's no need to be afraid" cantava Paul Young con la Band Aid di questi tempi nel dicembre del 1984, tanto per far capire chi c'era in giro; quando il mondo musicale era diviso fra Duran Duran e Spandau Ballet, ed io andavo alle medie e mi compravo la cassetta di "Arena" dei Duran da Rasputin dischi in Piazza V Giornate a Milano.
Quello era il cosidetto "mainstream", e che meraviglia! visto come siamo finiti ai giorni nostri, ma c'era anche tutto un altro mondo, di cui all’epoca ne conoscevo l'esistenza grazie a "Ciao 2001" (in quei tempi di non computer, fra i pochi canali d'informazione per i malati di musica come me).
Tutto il "pistolotto" iniziale, per rendersi conto a che distanza anni luce stavano i CCCP con tutto il resto della scena musicale di quel tempo, in un paese come l'Italia.
L'unico che ebbe il coraggio di passarli in televisione, fu Renzo Arbore, a DOC, credo nell’87, (da vedere i filmati su You Tube di quell'apparizione).
I loro concerti erano un misto di musica punk, Teatro d'avanguardia, Danza con "nani e ballerine" (inquietante il loro danzatore Fatur che “ballava” mezzo nudo con della ferraglia addosso). Andarono anche a Saint Vincent, in coppia con Amanda Lear, e questo vi dà l'idea di quanto fossero liberi, del tipo: "Sono Punk, ma non per questo sono ingabbiato nel clichè del punk che va solo al centro sociale"; infatti, all'epoca furono duramente contestati al "Virus" di Milano, perchè di sicuro non le mandavano a dire soprattutto a quelli del loro ambiente. Pasolini docet!.
Ad esempio il famoso "Produci, Consuma, Crepa!" che continua con "Sbattiti,Fatti, Crepa! - Cotonati i capelli, Riempiti di borchie e Rompiti le palle, Crepa, Crepa!" che fotografa la nostra società in cui, anche alla Asl, sei un cliente, cioè un consumatore, ed anche la "trasgressione" del punk drogato con le borchie non è più trasgressione, ma qualcosa di inoffensivo che è stato digerito dal sistema consumistico per farne dei soldi.
Come nei dischi più importanti della storia, tutti i dieci pezzi sono fondamentali,e non saprei veramente quale scegliere; se proprio dovessi farlo, i miei preferiti: "Emilia paranoica", "Curami" e "Valium Tavor Serenase".
Da un decennio, il duo fondatore del gruppo, ovvero Giovanni Lindo Ferretti (cantante e autore dei testi dei CCCP) e Massimo Zamboni (chitarrista e autore delle musiche), hanno interrotto il sodalizio ed anche i rapporti personali, continuando i loro percorsi creativi separatamente.
Curiosamente Ferretti ha manifestato, di recente in più occasioni, la condivisione delle teorie religiose di Papa Ratzinger ed una profonda ammirazione per la figura del pontefice, destando parecchio scompiglio fra i suoi vecchi fan. La sua “conversione” religiosa, invece, mi sembra proprio coerente con il suo spirito da punkettone, nel senso che rimettersi in discussione è più “punk” e rischioso di continuare a “mettersi le borchie e rompresi le palle” anche a cinquant’anni.
It's Christmas time! E come sempre, è stato un piacere! Auguroni, Mauro
mercoledì 22 dicembre 2010
Televisione - Absolutely Fabulous
Absolutely Fabulous è una serie tv della BBC andata in onda dal 1992 al 2004. Protagoniste sono due amiche di mezza età, Edina (Jennifer Saunders) e Patsy (Joanna Lumley). Edina Monsoon è ricca grazie agli alimenti di due ex mariti, uno un po’ fesso e l’altro gay. Patsy Stone è la direttrice di una rivista di moda, cinica e opportunista, vive alle spalle della amica a cui è affezionata anche se a modo suo. Politicamente scorrette, incarnano il bambino che è prigioniero in tutti noi. Il moccioso che urla e fa i capricci per soddisfare ogni propria voglia. Alla loro forza distruttrice si oppone con scarsi risultati Saffron, figlia assennata e ipercritica di Edina.
La serie tv è stata un cult persino negli Stati Uniti. Tra le guest stars Elton John, Woopi Goldberg, Jean Paul Gaultier, Naomi Campbell. Jennifer Saunders è un pilastro della televisione inglese, in coppia con la college Dawn French, ha prodotto molte parodie tra cui quella di “Mamma mia” ed è stata la voce della perfida Fata Madrina di Shrek.
martedì 21 dicembre 2010
Alejandro Jodorowsky
Alejandro Jodorowsky è un cineasta cileno, ma anche uno scrittore francese, uno sceneggiatore di fumetti e un terapeuta. Alejandro è stato scoperto in America da John Lennon che dopo aver visto "El Topo" volle produrre "La montagna sacra". Il progetto successivo avrebbe dovuto essere il film tratto da "Dune" di Frank Herbert, per il film vennero contattati i Pink Floyd, HR Giger e Moebius.
Il film spaventò i produttori e non se ne fece nulla. Ma ciò che rimane sono i disegni di Moebius che in parte vennero riutilizzati per "Lincal" un fumetto surreale diventato un cult. Nel tempo Alejandro ha conquistando diverse star internazionali, persino Marilyn Manson lo aveva voluto per celebrare il suo matrimonio con Dita. Franco Battiato ha voluto Alejandro per il ruolo di Beethoven in "Musikanten"
Musica - Scissor Sisters "Invisible light"
Nell'ultimo album, gli Scissor Sisters ringraziano Alejandro Jodorowsky. Nel nuovo video di "Invisible light" c'è la prova di quanto il gruppo ami i film del famoso regista cileno.
L'album degli Scissor Sister "Night work" è comunque fantastico. Ci sono pezzi che vanno sentiti per spaccare il mondo come: "Fire with fire"; oppure pezzi estremamente divertenti come "Any which way", la parte parlata di Ana Matronic come una porcona mi fa morire. Molto brava anche Kylie in un cameo.
per vedere la versione live con Kylie al Festival di Glastonbury
http://www.youtube.com/watch?v=NnGNQ8DAGrE
L'album degli Scissor Sister "Night work" è comunque fantastico. Ci sono pezzi che vanno sentiti per spaccare il mondo come: "Fire with fire"; oppure pezzi estremamente divertenti come "Any which way", la parte parlata di Ana Matronic come una porcona mi fa morire. Molto brava anche Kylie in un cameo.
per vedere la versione live con Kylie al Festival di Glastonbury
http://www.youtube.com/watch?v=NnGNQ8DAGrE
News - Subsonica live
12 Aprile al Forum è previsto il concerto dei Subsonica del nuovo tour. Boosta aveva anticipato il nuovo tour durante la trasmissione radiofonica che conduce con Benedetta Mazzini su Radio2.
Sono un fan incallito li ho visti spesso. L'ultima volta li ho visti ad Arbatax in Sardegna nel 2009 in agosto. Il 6/12/2007 al Datch Forum. Il 16/04/2003 ad Assago. Il 29/06/2002 in Piazza Duomo a Brescia.
Design - Simon Nessman
Per la categoria design, ovvero quando il buon Dio si impegna per mettere insieme una bella faccia su un bel corpo: Simon Nessman. Secondo la classifica dei modelli più pagati è il terzo al mondo. Lo potete vedere nell'ultima campagna D&G con quel cappeuccio di lana ridicolo. Dico solo che è bello anche conciato così.
fonte http://models.com/model_culture/50topmalemodels/top50.cfm?fnumber=5&lnumber=1
lunedì 20 dicembre 2010
Film - American Life
Dal regista di American Beauty, un film che sembra voler chiedere scusa per il tanto cinismo e disfattismo del suo predecessore. Un campionario di situazioni al limite per una coppia in cerca di un futuro possibile.
Per chi è stato negli stati uniti la messainscena non sembra così fantasiosa, anzi totalmente aderente.
Per chi è stato negli stati uniti la messainscena non sembra così fantasiosa, anzi totalmente aderente.
News - Coming Out
In attesa che anche tra i calciatori ci sia qualche coming out, dopo quello recentissimo di Tiziano Ferro, ecco la lista (lunghissima) di attori, attrici, cantanti e sportivi che con coraggio - o magari con calcolato opportunismo - hanno ammesso la propria omosessualità. Guarda caso infatti molte delle dichiarazioni sulle proprie rinnovate tendenze sessuali avvengono prima dell'uscita di un disco, un libro, un film. Tra i nomi che seguono chi manca? Aiutateci voi.
Alessandro Cecchi Paone
Il giornalista e conduttore tv, nonché ex naufrago dell'Isola dei Famosi, ha confessato la propria bisessualità nel 2004, quando era candidato per Forza Italia. Allora qualcuno disse malignamente che Cecchi Paone fosse alla ricerca di voti nell'elettorato omosessuale, ma le dichiarazioni anche recenti ("Ho avuto una relazione con un calciatore di Serie A") fanno pensare a un coming out sincero.
Martina Navratilova
L'ex tennista statunitense di origine cecoslovacca, vincitrice di 59 prove del Grande Slam, fu tra le prime sportive a dichiarare la propria omosessualità.
Elton John
Il suo è stato uno dei primi coming out dell'era contemporanea. Il cantante lo confessò alla rivista Rolling Stone durante un'intervista che fece epoca. Il suo partner storico è il regista canadese David Furnish.
Beth Ditto
Il suo coming out non ha fatto scandalo perché la leader dei Gossip ha sempre detto nella più totale trasparenza di essere lesbica.
Adam Lambert
Da noi i vincitori dei reality come Marco Carta, Valerio Scanu e Marco Mengoni sono stati invitati a fare coming out, ma la loro confessione non è arrivata. Negli Usa invece il cantante americano arrivato secondo all'edizione 2009 di American Idol è uscito allo scoperto sulla copertina del mensile Rolling Stone.
Michael Stipe
Da quasi 10 anni il leader dei Rem ha dichiarato la sua omosessualità dalle pagine dei Time.
George Michael
L'outing del cantante è arrivato nel 1998, dopo un arresto per "condotta immorale" in un bagno pubblico.
Jodie Foster
Fino al 2007 non ha detto nulla sulle proprie tendenze sessuali. Poi durante un discorso di ringraziamento per un premio ricevuto ha ammesso la relazione omosessuale con la produttrice cinematografica statunitense Cydney Bernard.
Rupert Everett
La dichiarazione pubblica della propria omosessualità avviene nel 1989, dopo avere rubato i cuori di migliaia di donne fan. L'inglese bello e tenebroso (tanto da essere stato trasformato in fumetto - il personaggio di Dylan Dog è ispirato a lui) nel 2009 Rupert Everett ha dichiarato però di essersi pentito della rivelazione perché gli ha rovinato la carriera.
Kelly McGillis
Ha avuto due figlie e si è sposata due volte, ma la protagonista femminile di Top Gun l'anno scorso a 51 anni ha confessato di essere lesbica.
Ricky Martin
Per diffondere il messaggio della propria gaytudine Ricky Martin ha usato un post su Twitter. Il cantante portoricano ha così confermato le voci che da anni insinuavano dubbi sulla sua eterosessualità.
Leo Gullotta
Era il 1995 quando l'attore davanti alle telecamere di "Domenica in" annunciò di essere omosessuale. Gli spettatori che lo hanno visto in tv nei panni della signora Leonida hanno avuto un sussulto.
Ellen De Generes
Lei è la lesbica più famosa d'America. Il suo coming out avvenuto nel 1997 ha convinto molte donne omosessuali a venire allo scoperto. La conduttrice tv è sposata con l'attrice Portia de Rossi dal 2009.
Cynthia Nixon
La Miranda di Sex and the City è la fidanzata ufficiale dell'attrice Christine Marinoni dal 2003.
Fonte Libeo.it
Alessandro Cecchi Paone
Il giornalista e conduttore tv, nonché ex naufrago dell'Isola dei Famosi, ha confessato la propria bisessualità nel 2004, quando era candidato per Forza Italia. Allora qualcuno disse malignamente che Cecchi Paone fosse alla ricerca di voti nell'elettorato omosessuale, ma le dichiarazioni anche recenti ("Ho avuto una relazione con un calciatore di Serie A") fanno pensare a un coming out sincero.
Martina Navratilova
L'ex tennista statunitense di origine cecoslovacca, vincitrice di 59 prove del Grande Slam, fu tra le prime sportive a dichiarare la propria omosessualità.
Elton John
Il suo è stato uno dei primi coming out dell'era contemporanea. Il cantante lo confessò alla rivista Rolling Stone durante un'intervista che fece epoca. Il suo partner storico è il regista canadese David Furnish.
Beth Ditto
Il suo coming out non ha fatto scandalo perché la leader dei Gossip ha sempre detto nella più totale trasparenza di essere lesbica.
Adam Lambert
Da noi i vincitori dei reality come Marco Carta, Valerio Scanu e Marco Mengoni sono stati invitati a fare coming out, ma la loro confessione non è arrivata. Negli Usa invece il cantante americano arrivato secondo all'edizione 2009 di American Idol è uscito allo scoperto sulla copertina del mensile Rolling Stone.
Michael Stipe
Da quasi 10 anni il leader dei Rem ha dichiarato la sua omosessualità dalle pagine dei Time.
George Michael
L'outing del cantante è arrivato nel 1998, dopo un arresto per "condotta immorale" in un bagno pubblico.
Jodie Foster
Fino al 2007 non ha detto nulla sulle proprie tendenze sessuali. Poi durante un discorso di ringraziamento per un premio ricevuto ha ammesso la relazione omosessuale con la produttrice cinematografica statunitense Cydney Bernard.
Rupert Everett
La dichiarazione pubblica della propria omosessualità avviene nel 1989, dopo avere rubato i cuori di migliaia di donne fan. L'inglese bello e tenebroso (tanto da essere stato trasformato in fumetto - il personaggio di Dylan Dog è ispirato a lui) nel 2009 Rupert Everett ha dichiarato però di essersi pentito della rivelazione perché gli ha rovinato la carriera.
Kelly McGillis
Ha avuto due figlie e si è sposata due volte, ma la protagonista femminile di Top Gun l'anno scorso a 51 anni ha confessato di essere lesbica.
Ricky Martin
Per diffondere il messaggio della propria gaytudine Ricky Martin ha usato un post su Twitter. Il cantante portoricano ha così confermato le voci che da anni insinuavano dubbi sulla sua eterosessualità.
Leo Gullotta
Era il 1995 quando l'attore davanti alle telecamere di "Domenica in" annunciò di essere omosessuale. Gli spettatori che lo hanno visto in tv nei panni della signora Leonida hanno avuto un sussulto.
Ellen De Generes
Lei è la lesbica più famosa d'America. Il suo coming out avvenuto nel 1997 ha convinto molte donne omosessuali a venire allo scoperto. La conduttrice tv è sposata con l'attrice Portia de Rossi dal 2009.
Cynthia Nixon
La Miranda di Sex and the City è la fidanzata ufficiale dell'attrice Christine Marinoni dal 2003.
Fonte Libeo.it
Film - Kill Bill
Fra i 25 film che simboleggiano il cinema del nuovo secolo non c’è la saga di Harry Potter, mentre l’unico film italiano in classifica è “Gomorra” di Matteo Garrone (23esimo). Sono questi alcuni dei risultati del sondaggio condotto da Ciak, il mensile di cinema diretto da Piera Detassis in edicola domani, dedicato a quel che resta del cinema degli Anni Zero.
Al sondaggio hanno risposto circa tremila lettori, di cui moltissimi giovani (avevano appena tre o quattro anni nel 2000). Il risultato è una fotografia della generazione terzo millennio, oggi adolescente o poco più, che ha collocato al primo posto della classifica “Kill Bill” di Quentin Tarantino.
Ma il vero re del decennio è Clint Eastwood che piazza tre suoi film in classifica: “Million dollar baby” (quarto posto), “Mystic river” (17esimo), “Gran Torino” (21esimo). Tarantino, Eastwood e, infine, la rivelazione Christopher Nolan con “Inception” – secondo sul podio davanti a “Il gladiatore” di Ridley Scott – e con la rilettura dark de “Il cavaliere oscuro”, in sesta posizione. Le saghe come “Il Signore degli Anelli” di Peter Jackson (quinto) e “I pirati dei Carabi” (14esimo) vincono fra i più giovani.
Gli autori che lasciano il segno si chiamano James Cameron, Sean Penn, Martin Scorsese, Baz Luhrmann, i fratelli Ethan e Joel Coen. Una menzione a parte merita il consenso per il Woody Allen di “Match Point”.
I registi europei sono soltanto due: Roman Polanski con “Il pianista” (15esimo) e Florian Henckel Von Donnersmarck con “Le vite degli altri” (19esimo). Il film più votato di Tim Burton è “Big Fish”, mentre non poteva mancare in classifica “Avatar” di James Cameron. Da segnalare infine la presenza dei cartoon, “Up” e “Wall E”.
Film - In un mondo migliore
“In un mondo migliore” di Susanne Bier – Danimarca 2010
Questo film ci mette davanti ad un interrogativo che sta diventando molto pressante, soprattutto nelle società iper-progressiste del nord Europa, ovvero: E’ giusto essere, sempre e comunque, non violenti e tolleranti in qualsiasi situazione?
La questione non è da poco, e ci riguarda tutti. Come dobbiamo reagire quando subiamo un torto? Oppure, è giusto fare la guerra ad un dittatore che di dialettica non ne vuole sapere?
La regista, sapientemente, ci mostra alcune situazioni tipo: Il bambino che subisce le angherie del bullo a scuola; Il dottore missionario in Africa che è costretto a curare il capo di una banda che semina terrore nei villaggi di povera gente inerme; Un adulto, che per dimostrare che la violenza è sempre sbagliata, si fa prendere a sberle senza reagire.
Dall’evolversi della trama del film, mi è sembrato che Susanne Bier dia questa interpretazione,
che condivido pienamente: In alcuni casi è giusto reagire ad un torto restituendo la violenza subita, come nel caso del bullismo, ma senza trascendere, poiché, se la reazione è spropositata, potrebbe scatenare una serie di conseguenze ben più gravi e completamente fuori controllo.
Veramente bello, da vedere.
E’ stato un piacere,
venerdì 17 dicembre 2010
Film - Thumbsucker 2005
"Il succhiapollice" di Mike Mills, con Tilda Swinton e Lou Pucci che per il ruolo ha vinto il premio come migliore attore al Sundance e al Festival di Berlino.
Thumbsucker, ovvero "succhiapollice", è Justin, un ragazzo americano sulla soglia dell'età adulta che non rinuncia al vizio di ripetere, nei momenti di tensione, il gesto preferito dai bambini. Ipnotizzato da un dentista paranoide riesce a rinunciare a questo legame con l'infanzia. Ma a scuola è distratto, così gli insegnanti e la psicologa lo portano ad una nuova, e ben più pericolosa, dipendenza: quella dagli antidepressivi. Uscito di sua volontà dal meccanismo, l'amata compagna di giochi erotici lo spinge verso un altro "sfogo": la marjiuana. Saranno, infine, la forza di volontà e la comprensione dell'assenza di risposte "giuste" alle domande della vita a rivoluzionare la vita del giovane...
Microsolchi 005
Soft Cell – Non Stop Erotic Cabaret - 1981
Con il Microsolchi n. 5 (tipo Chanel n.5, per fare un omaggio alla parrucca fucsia del Macrileo) mi ero ripromesso di stare sul contemporaneo, solo 2010, al massimo 2009, ma di sti tempi e co’ sta musica d’oggi, come si fa? Poi c’ha già pensato il Macrileo coi Subsonica ed io sto aspettando i VERDENA in uscita FRA POCO con un doppio (e dico doppio!) album dal titolo WOW, che non vedo l’ora.
Allora che faccio? Ritorno al 1981 e ad una mia recente riscoperta: I Soft Cell, con il loro capolavoro “Non Stop Erotic cabaret”.
L’album è proprio quello di “Tainted Love”, ma chi vuole evitare i tormentoni, compreso Marc Almond che a furia di farla non la sopportava più, qui troverà una serie di perle che col tempo hanno conservato la loro carica ed originalità.
La miscela irresistibile è fatta da melodie facili con dei suoni tipo “pianola Bontempi”, la stessa cosa che faceva il punk con le chitarre, che creano un’atmosfera da disco bar di terza categoria con appunto testi che parlano di personaggi di “terza categoria” di “beautiful loosers”; come dire: “il mio disagio te lo sbatto in faccia violentandoti con i “Bling Blong” metallici della mia tastierina del cazzo!”.
Se a tutto questo ci aggiungiamo un frontman come Marc Almond, ovvero una specie di “femminiello” ambiguo (e lo dico con ammirazione) vestito da “leather” col trucco, la bomba atomica è pronta.
Ed infatti i Soft Cell esplosero, e Tainted Love, che era una cover di un brano di un certo Ed Cobb, diventò, e lo è ancora, un hit mondiale.
Ma con le gioie arrivarono anche i dolori, infatti ricordo di aver letto da qualche parte, che la notorietà trasformò Marc Almond in un facile bersaglio di hooligans e solite teste di minchia per aggressioni a carattere omofobo sia verbali che fisiche, a tal punto da costringerlo a passare mesi in casa con conseguente depressione ed uso e abuso di droghe.
Perchè la sua eccentricità faceva già parte del suo genio e della sua personalità, ma la lente d’ingrandimento dello showbiz l’aveva resa una cosa troppo fastidiosa per le testoline troppo ristrette di alcuni.
Mi sono accorto che non ho ancora nominato l’altro Soft Cell: quel signore riccioluto, un po’ tracagnotto, con l’aria da garzone con il vestito della festa, che risponde al nome di David Ball, nonché il geniale autore di quelle tastierine diaboliche.
Brani consigliati senza nominare “Tainted Love”: Sex dwarf (il nano del sesso, leggetevi il testo, che se no mi censurano), Chips on my shoulder (che non ha una traduzione in italiano, ma descrive lo stato d’animo di quando uno ha subito un torto e fa il sostenuto perché si sente in credito col mondo, come dire fanculo tutti, adesso basta!), Bedsitter (sui postumi del sabato sera, con quelle tastieracce che fanno “ua -ua – uauuuu – pausa – ua – ua –uau –ua!”
Morale di Frate indovino o Suor Germana a seconda delle preferenze: La sofferenza di essere dei “Freaks”, cioè dei mostri per la società, a volte rende geniali; ma è proprio necessario soffrire?
Come sempre, è stato un piacere! Ciaooo Mauro .
News - La favorita del re
Baptiste Giabiconi è da qualche anno il modello più pagato in assoluto (vedi: http://models.com/model_culture/50topmalemodels/top50.cfm?fnumber=5&lnumber=1 ).Tra le altre cose è il "preferito" di Karl Lagerfeld. Ha lavorato per tutte le campagne Chanel e Lagerfeld e grazie al suo pigmalione è una delle divinità olimpiche del prossimo calendario Pirelli realizzato dallo stesso Lagerfeld.
giovedì 16 dicembre 2010
News - Nicola Formichetti
YES!!! BRITISH FASHION AWARDS 2010
I NICOLA FORMICHETTI WON THE FASHION CREATOR OF THE YEAR ( DEDICATED TO ISABELLA BLOW)
Musica - Subsonica
Dopo l’audio (e con le stesse modalità d’annuncio, ovvero un messaggio ai fans via social networks con la sola data di lancio) arriva il video ufficiale di Eden, primo inedito estratto dal sesto album dei Subsonica.
Da oggi online e da giorno 20 in rotazione tv, la clip è un montaggio di passi di danza celebri e non: scene da BoyBand in perfetta (o quasi!) sincronia dei magnifici 5 alternate a siparietti spontanei di gente comune, invitata a partecipare nelle settimane passate allo Spazio 211 di Torino. C’è chi si muove benino, chi ci prova, chi è veramente negato. Il video si ispira al progetto Don’t Stop The Dance dell’artista Luca Saini.
Il video è divertente. Boosta leader di quella che appare come una boyband attempata, è molto attraente. Lo seguo al sabato su RADIO2 con Benedetta Mazzini ed è un grande affabulatore.
martedì 14 dicembre 2010
Musica - Mylene Farmer
L'album Bleu Noir de Mylène Farmer pour sa première semaine entre directement à la 01ère place du top albums en France.
Come sempre Mylene Farmer si è piazzata al primo posto della classifica francese. Per Mylene è quasi una consuetudine, le è già capitato con altri sei album di raggiungere la vetta. Certo le vendite ormai non sono minimamente paragonabili a quelle di un tempo è cambiato il mercato in maniera radicale. Il suo Greatest Hits ha venduto solo in Francia 1,5 milioni di copie.
Musica - Duran Duran
Livio Suggerisce:
http://www.mediafire.com/?aixlqmdu731z888
...ma è bellissimo! Concepito come il seguito di "Rio", un vero tuffo
nel lontano 1983!
ENJOY
http://www.mediafire.com/?aixlqmdu731z888
...ma è bellissimo! Concepito come il seguito di "Rio", un vero tuffo
nel lontano 1983!
ENJOY
Televisione - Le cose che restano
Rai 1, "Le cose che restano". Sembra una versione italiana di Brothers and Sisters, solo che al posto di Sally Field e di Calista Flockhart, noi abbiamo Paola Cortellesi, Ennio Fantastichini e il grande Claudio Santamaria. Come in Brothers and Sisters, un lutto inaspettato sconvolge la famiglia. I fratelli d'Italia sono un po' meno, ma ce n'è uno per "razza". Etero maschio e femmina e un gay. Grande sorpresa di trovare nei panni del fratello gay, Claudio Santamaria. Il suo personaggio lavora per un ministero e si occupa di questioni delicate relative al sociale, finalmente uno normale.
Design - Sean Opry
So che fa strano considerare un modello un oggetto di design, ma in cosa consiste la bellezza? Non è tutto una questione di proporzioni, di linee, di pieni e di vuoti, di colore e forma? Io penso di sì.
Preso atto che un modello è paragonabile ad un oggetto creato da un mirabile designer, procedo alla presentazione di Sean Opry.
Modello scelto da Armani, Zara, GAP, solo per nominare le ultime campagne pubblicitarie che ce l'hanno fatto vedere in ogni angolo della città è semplicemente il più pagato, ma un motivo c'è e si vede.
lunedì 13 dicembre 2010
Design - Dr Martens
Ritorno al "classico". Quand'ero piccolo compravo le Dr Martens. Mi piaceva molto il modello basico, senza fronzoli e ancora oggi mi piace. Ieri le ho trovate al 10 di Corso Como, incredibile. Ho dovuto prenderle.
Design - De Beauty di Pandora Design
Scultoree posate di Pandora Design nel Temporary Shop in Corso Garibaldi 44. In un'elegante astuccio che contiene cucchiaio, forchetta e coltello. Inutile dirlo, solo per gli amanti del pop.
venerdì 10 dicembre 2010
Microsolchi 004
Enrico Ruggeri - "Punk prima di te" - 2004
(o meglio, Enrico Ruggeri da Champagne Molotov a giudice di X-Factor, e non è una critica!)
Prima di tutto Many thanks to: Gianluca.
Per uno con la "puzza musicale" sotto il naso come me, Enrico Ruggeri era un bravo autore che aveva fatto delle cose interessanti in passato (mi ricordo Polvere, Senorita), ormai entrato a far parte dei "bolliti" di San Remo con "Si può dare di più" o coi vari duetti con Masini, ma fortunatamente il Gianlu, suo fan accanito da una vita, mi ha fatto conoscere il suo passato discografico, e che passato!
Il suo percorso ci conferma che, essere fedeli a se stessi, sempre e comunque, è la cosa più punk che uno possa fare nella vita e che, rivedere le proprie posizioni, è meglio che continuare a fare ciò che gli altri si aspettano da te; come dimostra anche Giovanni Lindo Ferreti, leader dei CCCP e dico CCCP!, ora convinto cultore del pensiero di Papa Ratzinger.
Tornando al disco, "Punk prima di te", il titolo richiama un vecchio pezzo di Ruggeri, che diceva: "Sono stato Punk prima di te, sono stato anch'io cattivo, suonavo l'heavy metal, mentre tu stavi chiuso nell'asilo!".
Il progetto nasce grazie al figlio Pico, all'epoca adolescente e fan dei cosidetti neopunk tipo Blink 182, della serie "te lo faccio sentire io cos'ha fatto tuo papà, altro che noepunk!".
Qui ci sono buona parte dei pezzi che appartenevano al primo disco dei DECIBEL (primo gruppo di Ruggeri) del 1978, più qualche cover di quell'epoca, risuonati in studio in presa diretta.
Più che i suoni molto punk, tra Ramones e Blondie, parlano i testi, come nessuno aveva, ed ha osato mai in Italia nel rock. Rasoiate dissacranti sulla società del “produci, consuma e crepa” per dirla alla CCCP.
Ecco alcuni esempi:
Da “FIGLI DI”: “Siamo i figli di chi si legge il corriere, noi siamo i figli di chi serve questo potere!” – “Non vogliamo niente, siamo il tuo prodotto , non vogliamo niente, l’ingranaggio è rotto, non vogliamo niente, c’hai creato tu, non torniamo indietro più!”
Da “INDIGESTIONE DISKO “: “Siamo diversi ma soltanto per poco, ragionieri ambigui ma soltanto per gioco”
da “MANO ARMATA”: “a sei anni tu già sai, ciò che vuoi e non avrai, vedi attorno tante scale, stare in basso ti fa male”.
E’ questo è solo un assaggio. Come sempre, è stato un piacere!
giovedì 9 dicembre 2010
Icone - Come si cambia
Cos'è rimasto della Material Girl di cui ancora i giornali si ostinano a parlare? Forse è rimasta quella brama di potere che ha tracciato sin dai suoi primi passi la carriera di Madonna. Più passano gli anni più l'immagine della pop star lascia il posto a quella dell'imprenditrice. Non che negli anni non avesse dato prova di un certo talento per gli affari, dalle vendite record del merchandaising dei suoi tour ai successi editoriali. Ora apre centri benessere in tutto il mondo, prima in Messico, poi a Mosca e poi chissà. Sembra di vedere Joan Crawford, la famosa attrice di Hollywood che quando smise di fare film si sposò con il presidente della Pepsi Cola per poi diventare uno dei mebri più rilevanti del consiglio d'amministrazione. Stiamo a vedere...
Nella foto Madonna e Faye Dunnaway nel ruolo di Joan Crawford in "Mammina cara".
Nella foto Madonna e Faye Dunnaway nel ruolo di Joan Crawford in "Mammina cara".
Film - Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni
Il nuovo film di Woody Allen, è un film godibile, molto alla Woody. Non è un film eccezionale, ma Woody è sempre Woody, ottimi dialoghi, un casting d'eccezione. Grande sorpresa quando ci siamo accorti che il film era in lingua, per un attimo ho pensato che fosse stato distribuito in originale in tutte le sale, invece mi sbagliavo. Certo Lionello che doppiava Woody era insuperabile, ma abbiamo perso qualcosa in tutti questi anni di doppiaggio. Mi ricordo ancora la delusione quando ho potuto confrontare "Annie Hall" nelle due versioni: originale e doppiata. Una scena per tutte, Woody nella versione italiana chiede a Diane: "Ma dove sei crescita nelle illustrazioni di Mary Poppins?", in originale: "What d'you do, grow up in a Norman Rockwell painting? Ma il pubblico italiano ha veramente bisogno di dialoghi semplificati?
Film - American Life
Maya Rudolph è la mitica prostituta del telefilm "Idiocracy" e ora la rivedremo nel nuovo film di Sam Mendes "American Life".
venerdì 3 dicembre 2010
Teatro - "La grande occasione" di Alan Bennett
Al Franco Parenti ieri sera una strepitosa Licia Maglietta (Pane e tulipani) ha ricordato al pubblico milanese la grandezza di Alan Bennett. Nel pubblico Alessandra Faiella, Benedetta Barzini, Mariella Valentini, tutte accorse per un'occasione ghiotta. La Maglietta nei panni della insoddisfatta e sardonica moglie di un vicario, ha tenuto il pubblico appeso alle sue labbra. Il testo di Bennett è godibilissimo e impietoso nei confronti della Chiesa Inglese, rappresentata dal vicario che come un uomo del marketing riesce persino a sfruttare l'alcolismo della moglie per impressionare il suo "fanclub". Insieme alla Maglietta sul palco, Nicoletta Maragno, altrettanto divertente nei panni di una attrice alle prese coi compromessi del mondo dell'arte. Regia della stessa Maglietta. Applausi meritati.
giovedì 2 dicembre 2010
Intervista Fiorucci
Microsolchi 003
The Idiot – Iggy Pop – 1977
Dove si trova abitualmente “The idiot” di Iggy Pop nei megastore? Ma naturalmente buttato nei cestoni delle offerte dei casi umani o negli scaffali degli ultimi resti di magazzino a 4 € o meno, in compagnia dell’ennesima compilation di Limhal o dei Culture Club. Ma siamo pazzi???!!! The idiot meriterebbe uno spazio espositivo a sé, ad oltranza.
Partiamo dalla copertina: foto di Iggy che ti guarda con occhio pallato, con giacca indossata a petto nudo, con le maniche tirate su e braccia in posa obliqua a mo’ di egizio; una di quelle foto che diventano immediatamente icona del rock, non per niente il vinile dell’epoca viaggia sulle 60€ di quotazione.
I musicisti poi: Tony Visconti, David Bowie, Carlos Alomar, insomma la cricca del duca bianco ed è gia detto tutto.
I suoni: sicuramente molto ricercati per l’epoca, ed infatti tutt’oggi ancora attuali; non suona per niente datato, tranne forse “Tiny girls” un lentone da balera con tanto di sax alla Fausto Papetti, che, fatto oggi, si direbbe che è una citazione. E’ un disco di atmosfere notturne ma non cupe, pieno di vitalità proprio perché c’è Iggy.
Brani capolavori di sempre:
- nightclubbing (batteria elettronica krautrock, lento incedere, tastiere in dissonanza e Iggy con voce profonda che canta “Night clubbing, we’re nightclubbing”, e te lo vedi subito di notte, dentro ad una limousine, con Bowie e quattro “zoccole” di sesso maschile, che girano per New York da un club all’altro).
- Fun time: twist allucinato con Bowie che fa i cori “Allll Abooard for fiiine tiiime!”
Contiene anche la versione originale di China Girl, pezzo che Bowie fece diventare un Hit mondiale negli anni 80, a voi scegliere quale versione preferite.
Morale: un pezzo di storia del rock al prezzo di quattro brioches surgelate, fate vobis!
Da comprare a scatola chiusa.
martedì 30 novembre 2010
Film - Risate di Gioia
Ricordo di Mario Monicelli: Risate di gioia - 1960 con Totò, Anna Magnani, Ben Gazzarra.
Stamattina arrivo in ufficio e mi dicono: hai visto che Monicelli si è buttato giù dalla stanza dell'ospedale?. Io non lo sapevo ancora. La prima cosa che mi è venuta da dire è stata: "è proprio vero che i comici sono in fondo persone tristi". Lui,però, era un regista e non un comico di professione, ma forse per fare i film che ha fatto, in fondo, bisogna avere una visione della vita e un'attitudine che è esattamente come quella dei comici.
Mi è venuto spontaneo scrivere questo pezzo, perchè uno dei miei film preferiti di sempre è "Risate di gioia" proprio di Monicelli con la coppia Anna Magnani e Totò. E' uno dei pochi film in cui il principe Antonio de Curtis fa da spalla a qualcun'altro, in questo caso alla Magnani. Loro sono due perdenti, secondo la società del boom economico degli anni 60: Tortorella (Anna Magnani) fa la comparsa a cinecittà e si atteggia a grande diva del cinema, mentre Umberto (Totò) è uno squattrinato di professione che vive di espedienti e di furtarelli.
Il tutto si svolge la sera di capodanno, Anna Magnani è un fiume in piena, appena apre bocca si ride, soprattutto quando massacra Totò a suon di battute e freddure.
La loro unica arma di sopravvivenza è l'ironia e il disincanto nei confronti delle sventure che la vita gli riserva, e gliene riserva proprio tante. Nonostante tutto non si abbatteranno mai, alla fine i veri eroi sono loro.
Grande Mario!
Da vedere! Un Saluto e una risata, Mauro.
lunedì 29 novembre 2010
Film - Noi credevamo
Noi credevamo - Mario Martone - 2010
Sono andato a vederlo dopo aver sentito l'intervista di Martone a Radiopopolare, nella quale il regista diceva di aver fatto principalmente un film sulle persone; "Non dimentichiamoci che chi ha fatto l'unità d'Italia erano uomini come noi, mentre a scuola ce li fanno studiare come dei personaggi mitizzzati".
Il film ha un cast da colossal italiano: Toni Servillo che interpreta Mazzini, Lo cascio che fa un rivoluzionario, Luca Zingaretti come Crespi, Luca Barbareschi come il conte Orsini. Molto realistica la ricostruzione storica e linguistica e notevole è la colonna sonora, interamente suonata dall'orchestra diretta dal maestro Abbado, con arie di Verdi, Bellini, e compositori dell'epoca che si sposano a perfezione con le immagini.
Però non basta, infatti il regista dà per scontato che il pubblico conosca bene la storia di quel periodo, e per chi come me non rientra fra questi, è difficile ritrovare il filo della storia e capire il peso ed il ruolo dei personaggi nelle vicende.
Il regista poi verso la fine inquadra Lo Cascio vicino ad una costruzione diroccata con le colonne in cemento armato (si vedono i tondini che fuoriescono), il cinema rumoreggia: Il cemento armato in quell'epoca?, Boh sarà una citazione voluta.
Film impegnativo, lento, ottimi gli attori, da vedere preparati; voto:6 e 1/2.
Buona visione, Mauro.
Film "La donna della mia vita"
La donna della mia vita di Luca Lucini 2010
Il soggetto di Cristina Comencini, è stato pensato per Luca Argentero, come ha ricordato lusingato l'attore, ospite da Serena Dandini; una donna e due uomini, un classico triangolo, se i due non fossero anche fratelli e al poligono non si aggiungessero una madre ingombrante e due padri presunti. Alessandro Gassman è uno dei due figli di Stefania Sandrelli, è divertente se si pensa che nel film di Scola "C'eravamo tanto amati", la Sandrelli aveva una relazione con Vittorio Gassman e come in questo film era contesa da due uomini. Ma la Sandrelli ormai è madre di chiunque, persino di Valerio Mastandrea ne "La prima cosa bella". Sonia Bergamasco, che ho conosciuto a Milano, ma che non vedeva l'ora di tornare a Roma, dove vive, dice parlando di Milano "Odio questa città" :-) e "Le milanesi sono tutte puttane" :-). Il film è molto bello, ma mi è sembrato un sogno lucido, chissà.
macrileo
venerdì 26 novembre 2010
Eventi - Thanksgiving
Una specie di Natale con gli amici. Si ringrazia, ogniuno per quel che vuole. Hai avuto un anno buono, oppure un anno orribile, se ti sforzi un attimo qualcosa per ringraziare si trova sempre. Grazie a tutti ci siamo divertiti un sacco.
giovedì 25 novembre 2010
Microsolchi 002
"I moralisti" - Amor Fou - 2010
Con il secondo “microsolchi” faccio un salto in avanti nel tempo, dal 1979 dei Joy Division al 2010 degli Amor Fou.
L’album in questione (dico ancora album, Fuck mp3!) è “i moralisti” ed è stata veramente una piacevole scoperta: l’ho sentito per caso, perché era in diffusione al reparto dischi della Fnac, (giuro che non prendo i soldi dai francesi, è solo per “la fredda cronaca”) uno degli ultimi negozi di dischi dove puoi fermarti a parlare di musica coi commessi che ne sanno veramente.
La prima impressione che mi ha fatto è stata: “oddio, il nuovo disco degli Afterhours, ma la voce non è quella di Manuel Agnelli; Ah no sono i Baustelle, ma chi canta non è Bianconi, ma chi sono allora?” Gli Amor Fou.
Infatti, per far capire a che tipo di suono si va incontro, loro appartengono a quel cantautorato indie che, come testi, si rifà ai mostri sacri come Tenco o Pasolini, fondendoli con sonorità british alla Beatles (ascolta le varie orchestrazioni); più rock e meno “vellutati” dei Baustelle, pur mantenendo le melodie, e meno d’assalto degli After, pur “spaccando” quando c’è da “spaccare” soprattutto nei live.
E’ un disco che, anche se dura 53 min., è veramente tutto bello e ti fa entrare in un mondo, come accennato prima, “pasoliniano” fatto di personaggi che vanno da De Pedis (sì, proprio Renatino, quello della banda della magliana, sepolto come benefattore nella Basilica di Sant’Apollinare a Roma) ,all’emarginazione di Luciano, che “ha deciso che il mondo non esiste”.
Voto: 9
Brani preferiti: De Pedis, Il mondo non esiste, le promesse.
Come sempre è stato un piacere, un Saluto ai naviganti! Mauro
P.s. Ho sentito “peccatori in Blue Jeans” alla radio dal macellaio mentre ero in coda, allora sono già mainstream? Speriamo! Guardate sull’Acquaman, nella Playlist “Delicatessen”, alcune loro esibizioni live.
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